Daytona 660, ecco la media sportiva di Triumph

Ha il carattere del motore a tre cilindri, 95 cavalli e un blasone di peso sul serbatoio. Sono doti che possono bastare per puntare al titolo di regina delle medie sportive?

Porta in dote un nome pesante – Daytona – la nuova sportiva di media cilindrata, con cui Triumph si getta nell’arena più calda del momento, quella delle piccole sportive stradali con carena e semimanubri. Segmento che si sta affollando più di una fermata della metro milanese nell’ora di punta e che Stefano Cordara vi ha raccontato nel suo speciale da EICMA 2023. Un nome che richiama alla mente modelli che hanno fatto la storia, vecchia e recente, del marchio inglese e che ha radici ben piantate nel mondo delle gare e delle carene.

Triumph Daytona 660 2024

La middle class cambia il mercato

La nuova Daytona 660 si inserisce in una line-up che comprendeva, fino a ieri, una roadster (Trident) e una adventure (Tiger 660), completando l’offerta all’ampio pubblico della middle class Triumph ha deciso quindi di mettere su strada la moto che mancava per competere nel segmento delle sportive di media cilindrata che si sta popolando e che risponde a numeri di mercato molto interessanti. La carenata per tutti, quindi accessibile in termini di guidabilità e costi, è già nei listini delle principali Case (Honda, Ducati, Aprilia, Kawasaki, Yamaha…) e un brand come Triumph, con il grosso plus di padroneggiare l’architettura del motore a tre cilindri, non poteva tardare a dire la sua.

Triumph Daytona 660 2024

Triumph Daytona 660 il motore

Solo il numero accomuna il motore della nuova Daytona 660 a quello di Trident e Tiger 660, poiché il propulsore è stato rivisto nelle sue principali componenti per tirarne fuori numeri e carattere più sportivi, rispetto alle cugine. Il risultato, dichiarato da Hinckley, è di 95 CV a 11.250 giri (il limitatore interviene a 12.650 giri) e 69 Nm di coppia, con oltre l’80% disponibile a partire da 3.125 giri, così da risultare corposo, gustoso e pienamente fruibile anche ai bassi regimi. Come consuetudine Triumph, grande importanza è stata data anche alla voce del motore e, per esaltare il carattere del tre cilindri in linea, è stato scelto uno scarico tre in uno, con uscita bassa.

Motore e trasmissione dialogano attraverso un cambio a sei marce, con frizione servoassistita e con la possibilità di essere equipaggiato con quickshift up&down.

Naturalmente, è stato previsto un kit di depotenziamento per i patentati A2, con un comando del gas sostitutivo e una particolare messa a punto del motore, reversibile a piena potenza presso qualsiasi concessionario Triumph autorizzato.

Triumph Daytona 660 elettronica anche da pista

La nuova Daytona 660 è dotata di un pacchetto elettronico pensato per migliorare sia l’esperienza di guida sia la sicurezza. Il sistema ride-by-wire garantisce una risposta precisa dell’acceleratore e consente tre riding mode: Sport, Road e Rain. Ciascuna modalità agisce sull’accelerazione e sul livello di intervento del controllo di trazione, con la versione Sport adatta anche ai turni in pista. Il sistema di controllo della trazione può anche essere disattivato.
Sulla Daytona 660, è presente il nuovo sistema Emergency Deceleration Warning, che attiva le luci d’emergenza posteriori per allertare chi segue, in caso di frenate improvvise.

Triumph Daytona 660 2024

La strumentazione si avvale di uno schermo TFT a colori integrato all’interno di un display LCD bianco su nero, come sulla Tiger 660. Tutte le informazioni sono visualizzate in modo chiaro e facilmente leggibili anche con diverse condizioni di luminosità. Questo sistema è compatibile con il My Triumph Connectivity System (opzionale), che consente la navigazione turn-by-turn e l’interazione con telefono e musica.

Ciclistica sportiva

Il telaio perimetrale, in acciaio, della Daytona 660 è nuovo, realizzato apposta per costruire il carattere della moto. Anche il reparto sospensioni è stato configurato per assecondarne il lato più sportivo: all’anteriore troviamo una forcella Showa BPF USD con steli da 41 mm a funzione separata, mentre il retrotreno è assistito da un mono, anch’esso Showa, con regolazione remota del precarico. L’escursione delle sospensioni è, rispettivamente, di 110 mm e 130 mm.

Le ruote, da 17″, sono in lega leggera a cinque razze e calzano le nuove Michelin Power 6, con la posteriore da 180/55, una scelta che bilancia dinamica di guida e prestazioni con ogni fondo. L’impianto frenante vanta, all’anteriore, un doppio disco flottante da 310 mm con pinze no brand radiali a quattro pistoncini. L’ABS è firmato Continental.

Triumph Daytona 660 2024

La posizione in sella, sportiva ma confortevole, è caratterizzata da una coppia di semimanubri clip-on, pedane più arretrate e rialzate rispetto alla Trident, altezza della sella di 810 mm (è disponibile anche una sella più bassa, da 785 mm) e un vitino da vespa, per poter stringere bene con le ginocchia.

Daytona al primo sguardo

Chi ricorda la Daytona 675, troverà delle affinità estetiche nel design del muso della nuova Daytona 660. In modo particolare, i doppi fari allungati con presa d’aria centrale. Le linee sono aggressive ma pulite e morbide, con le sovrastrutture minimali e la luce posteriore a LED sagomata, che enfatizzano il carattere sportivo. Le colorazioni disponibili sono tre: Snowdonia White, Satin Granite e lo sportivo Carnival Red.

Se il prezzo per il mercato italiano non è ancora stato svelato (sarà comunque competitivo, rispetto alle dirette concorrenti), sono confermati l’intervallo di manutenzione a 16.000 km e la garanzia di due anni a chilometraggio illimitato, che contribuiscono a garantire bassi costi di gestione.

Triumph Daytona 660 2024

Come consuetudine Triumph, il catalogo degli accessori originali è ricco e consente di personalizzare la Daytona 660 sia dal punto di vista estetico, sia da quello delle prestazioni e del comfort. Sfogliandone le pagine si possono quindi trovare oltre trenta parti speciali, sviluppate insieme alla moto, che spaziano dal già menzionato Triumph Shift Assist al codino monoposto, dalle manopole riscaldate alle borse da serbatoio e posteriore, dalla presa USB al sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici.

Non ci resta che darvi appuntamento alla nostra prova, per raccontarvi se davvero la Nuova Daytona 660 potrà ambire al titolo di regina delle medie sportive.

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