Yamaha è motocross ed enduro e per il 2013 ha riconfermato l’impegno dimostrato già in questo 2012. La gamma è completa, l’offerta ha prezzi allineata alla concorrenza, la qualità è giapponese ergo ottima. La stagione delle competizioni è ormai alle porte e quindi il dictat è fornire, a chi si rivolge alla rete ufficiale, una serie di vantaggi e di sconti tali da rendere molto conveniente competere con il marchio dei tre diapason. Il progetto racing a livello nazionale va vanti a testa bassa e non lascia dubbi, Yamaha ha voglia di sporcarsi di fango ma soprattutto ha voglia di tingere di blu tutti i campi di gara strettamente legati al tassello. Le premesse sono ottime, vista la varietà delle proposte in gamma e soprattutto, ricordiamolo, la Casa dei tre diapason è l’unica tra le quattro sorelle giapponesi ad essere impegnata ufficialmente e direttamente nell’importazione. Il listino parla chiaro e non solo trattando l’argomento prezzi ma analizzando le offerte di modelli disponibili.LIVELa WR450F è uno dei capisaldi della produzione off-road di Yamaha al pari della sorella YZ450F destinata alla categoria MX1 del motocross caratterizzata dal cilindro ruotato rispetto all’asse verticale di 180°. La WR conserva invece una architettura tradizionale con distribuzione a cinque valvole – vanto tecnologico – e adotta l’iniezione elettronica; chi acquista il model year 2013, sempre attraverso la rete ufficiale ha diritto a kit competition che comprende l’intero impianto di scarico, il set pignone-corona e soprattutto il Power Tuner. Quest’ ultimo è uno strumento che permette di cucire sul proprio stile di guida il carattere del motore modificando liberamente la mappatura della centralina.La Yamaha WR450F si fa sempre più “elettronica” ma non rinuncia alle caratteristiche principali che identificano da sempre il prodotto enduro del Sol Levante. L’ultima generazione della WR, protagonista della categoria E2, ha seguito il percorso naturale tipico di questo mondo, l’esperienza maturata nel motocross per il principio chimico dell’osmosi si trasferisce direttamente alla sorella targata. Se il cross quindi si fa precursore e sviluppatore di nuove scelte tecniche l’enduro in seconda battuta le sposa nel modo migliore; non è un caso che il telaio a doppio trave in alluminio, essendo il fulcro del progetto, sia derivato direttamente dalla parente YZ250F.La scelta permette alla moto di non essere particolarmente “ingombrante”; la nuova geometria della forcella consente di avere un interasse più corto di 25 mm rispetto alla precedente generazione, questo dato significa maggiore agilità nel guidato senza penalizzare la stabilità sul veloce. Dal punto di vista ciclistico ritroviamo la forcella rovesciata da 48 mm completamente regolabile e un monoammortizzatore vincolato al forcellone tramite leveraggio progressivo. Il peso non è da primato con un valore di 116 kg, la sella è alta 960 mm e il prezzo del m.y. 2013 Racing Kit compreso è di 9.190 euro franco concessionario.RIDESasso viscido e piantato, ganci stretti e fango troppo fango! Prendere le misure di un’enduro da competizione in un terreno così duro non è facile, addirittura darsi del tu è molto ma molto difficile. Quello che emerge però fin dai primi metri è che la WR è progetto collaudato e che funziona, che riesce a essere generosa anche con chi è a digiuno con il manubrio alto e la gomma tassellata da qualche mese. La posizione in sella si conferma allineata alla concorrenza giapponese, giustamente triangolata, comoda e ben studiata per trovarsi seduti sempre in avanti, in prossimità del serbatoio, e poter così “spingere” con decisione la ruota anteriore contro l’ostacolo, dentro il bob senza che questa parta in deriva o scarti improvvisamente.La ciclistica della WR è rigorosa fin troppo rigida, ed è una caratteristica tipica del telaio in alluminio, la percezione di quello che accade sotto le ruote tassellate è mitigato dalle sospensioni che comunicano molto più di quanto si pensi. Onestamente avrei preferito un assetto diverso soprattutto della forcella, di serie è troppo morbida e “scarica”, per la mia guida da amatore avrei preferito un avantreno più alto e sostenuto soprattutto perché ogni volta che si chiude il gas nel tracciato di prova, e succedeva molto spesso, il trasferimento di carico all’anteriore è tale da rendere più faticoso direzionare l’avantreno.Buono il comportamento del monoammortizzatore che schiaccia i tasselli della ruota posteriore sul terreno garantendo sempre il giusto grip. Convince il motore, è elastico e riprende anche con le marce lunghe, ma ritengo che il suo comportamento sia ancora parte della vecchia scuola: cavalli ce ne sono eccome ma non sembrano essere perfettamente distribuiti nell’arco di erogazione della coppia, mi piacerebbe più “elettrico” e un po’ meno ruvido. Ricordo però quanto sia utile il Power Tuner che permette di realizzare su misura la curva ideale di potenza e coppia. Oggi la Yamaha WR450F è un’ottima proposta per chi si avvicina al mondo dell’enduro tradizionale o del motorally ma, nonostante certi oggettivi vantaggi tecnologici, non è in grado a mio avviso di affrontare la sfida dell’estremo sempre più patrimonio dei motori a due tempi e dei costruttori europei.La gamma dell’enduro si completa verso il basso con le classiche cilindrate di riferimento delle categorie: WR250F a 8.860 euro, la M.Y. 2011 a 7.790 euro e la WR125 a 7.690 euro entrambe franco concessionario.WR450F Yamaha Miglio Racing TeamInfilarsi sotto il tendone della neonata squadra equivale a ritrovare dei vecchi amici. “Il Miglio” – Massimo Migliorati – è uno che sulle competizioni ha tanto da raccontare avendole vissute innanzitutto in prima persona. Oggi la sua esperienza ha dato vita, proprio in collaborazione con Yamaha Motor Italia, a un progetto che speriamo in breve tempo lo riporti nell’olimpo del mondiale, non più Supermoto, ma Enduro. “Il Miglio” è il team manager, la moto è la WR450F, i piloti Andrea Beconi e il mio grande amico Fabio Mossini. Gruppo “tosto” pronto ad affrontare, un passo dopo l’altro, lo sviluppo della moto che competerà quest’anno negli Assoluti d’Italia 2013 nella categoria E2. Durante la presentazione della gamma 2013 c’è stata quindi la possibilità di fare qualche curva con la base di partenza – ora che scrivo ha già ricevuto diversi step evolutivi – della moto destinata alle gare.RACELe scelte tecniche adottate sulla versione da gara confermano quando già sapevo: le moto da competizione sembrano sempre meno difficili da guidare delle sorelle di serie! Forcella e monoammortizzatore scorrono meglio, “lavorano” sull’intera lunghezza della corsa, il motore spesso non viene pompato di altri cavalli ma si cerca di smussare gli spigoli vivi della personalità e soprattutto si cerca di ridurre il peso. La moto del “Moss” – Fabio Mossini – è più intuitiva, meno faticosa, rapida nell’infilarsi nei canali e buona nel mordere il terreno per avere sempre una buona trazione. Non posso dire di più perché la moto ufficiale, vista l’esperienza del team, sarà sviluppata abbondantemente durante la stagione e ovviamente tutta un’altra storia!