Dopo aver vestito nel lontano 2013 i panni della capostipite della nuova generazione della naked di Yamaha, la MT-09 può mettere a curriculum un altro primato. È lei la prima moto di Iwata con cambio manuale automatico. Porta infatti al debutto in listino la trasmissione Y-AMT o Yamaha Automated Manual Transmission che dir si voglia, cui aveva dedicato anche un video l’Ingegner Cordara. Prima di fare un veloce ripasso delle caratteristiche della moto e della tecnologia, vale la pena di sottolineare come la scelta dell’abbinamento tra la MT-09 e la tecnologia Y-AMT la dica lunga sulla visione dei tecnici Yamaha. Per loro questo è un cambio sportivo. Magari in certe condizioni semplificherà anche vita, ma prima di tutto punta a rendere prima la guida più che mai coinvolgente.
La ciliegina sulla torta
A distinguere la Yamaha MT-09 Y-AMT dalla gemella con cambio tradizionale che avevamo provato a febbraio sono soltanto l’assenza delle leve del cambio e della frizione e i tastini della Y-AMT sui blocchetti elettrici. Stesso discorso anche per la meccanica, frutto di un sostanziale copia-e-incolla. La MT-09 Y-AMT utilizza dunque il noto tre cilindri CP3 che sviluppa 119 CV a 10.000 giri e 93 Nm a 7.000.
Il pilota ha a disposizione tre riding mode preimpostati – Sport, Street e Rain – cui si aggiungono due mappe Custom. Questi permettono di incrociare a piacere i settaggi di erogazione della potenza (4 livelli), controllo di trazione (3 livelli), Slide Control (3 livelli), Lift Control per l’impennata (3 livelli) e ABS (Cornering attivo o non attivo).
A questo pacchetto elettronico, che lavora a braccetto con una piattaforma inerziale a sei assi, si aggiunge ora – a mo’ di ciliegina sulla torta – la Y-AMT.
Automatica o… cambiate fai-da-te
Il pilota della MT-09 Y-AMT deve decidere in primis se utilizzare la moto in modalità automatica o darsi al fai-da-te con le cambiate. Per operare la sua scelta deve agire su una specie di grilletto posto sul blocchetto di destra (lo si vede qui sotto).
Nel caso opti per l’automatismo, la centralina innesterà le marce una dopo l’altra sia a salire sia in scalata secondo due diverse logiche. La funzione D snocciola i rapporti in rapida sequenza, sfruttando il tiro ai bassi del motore. D+ alza invece il regime di cambiata e tira di più le marce, per assecondare meglio la guida sportiva. In ogni momento il pilota può comunque prendere in mano la situazione e intervenire per passare al rapporto inferiore o a quello superiore agendo sui tasti + e – posizionati sul blocchetto di sinistra. A quel punto per ripristinare l’automatismo di dovrà riattivare la modalità AT.
I pulsanti diventano invece i compagni di gioco del pilota qualora inserisca la modalità manuale MT. In questo caso la centralina farà da semplice spettatrice, permettendo al guidatore di arrivare in allungo fino al limitatore.
I vantaggi della tecnologia Y-AMT
Ma perché il cliente dei Tre Diapason dovrebbe acquistare la MT-09 Y-AMT invece di quella convenzionale? Al di là della possibilità di delegare in toto all’elettronica la gestione della marce, cosa che potrebbe rendere meno affaticante la guida, i tecnici sottolineano come l’azione dei due attuatori che agiscono su frizione e cambio renda le cambiate più veloci. Il tutto con un aggravio di peso limitato, pari a solo 2,8 kg (per 196 kg totali in rodine di marcia), e senza alcun aumento degli ingombri.
Ci vediamo a fine anno
La nuova MT-09 Y-AMT, così come la versione da 35 kW (per guida con patente A2, sarà disponibile in tre colorazioni: Tech Black, Midnight Cyan e Icon Blue a partire dall’autunno. I prezzi sono ancora da definire.