La storia della trazione integrale in “casa Golf” affonda le sue radici fino al 1984 quando arrivò la prima Golf 4×4 della storia. Allora si chiamava Syncro, oggi si chiama 4Motion (come tutte le integrali di Wolfsburg) ma la trazione integrale resta un punto fermo nella gamma Golf, “Das Auto” come amano chiamarla in Volkswagen.
Ora, esattamente un anno dopo aver debuttato con la versione a due ruote motrici la Golf VII (o Golf 7 se preferite) aggiunge l’ormai indispensabile ingrediente condendolo con un po’ di tecnologia innovativa rappresentata dall’ultima generazione della frizione Haldex a controllo elettronico (utilizzata dal gruppo VW per tutte le vetture con motore trasversale, mentre sui motori longitudinali utilizzano il differenziale Torsen) che per l’occasione si è alleggerita di 1.4 kg ed è in grado di ripartire la coppia in modo ancor più veloce e preciso.
Saranno due le Volkswagen Golf 4Motion previste in gamma, entrambe motorizzate con un 4 cilindri Turbodiesel ma con due allestimenti di cilindrata e potenza differenti. Porta di ingresso è la Golf 4Motion 1.6 TDI da 105 cv capace di accontentarsi di soli 4,5 litri di gasolio ogni 100 km. Al vertice della gamma c’è invece la Golf 4Motion 2.0 TDI da 150 cv, quest’ultima caratterizzata dalle evoluzioni più importanti soprattutto sul sempre più importante fronte consumi. Il nuovo motore assicura infatti una efficienza migliorata del 15% con consumi dichiarati che scendono sotto i 5 litri per 100 km (esattamente 4,7 l/100 km). Questi dati, unitamente a quelli della 1.600 renderebbero, secondo Volkswagen, la nuova Golf 4Motion la vettura a trazione integrale più efficiente sul mercato nella sua categoria.
Tre gli allestimenti previsti: Trendline, Comfortline e Highline, i cui prezzi in Italia però non sono ancora stati resi noti. Confrontandosi con la Germania però, dove il sovrapprezzo richiesto per la 4Motion è di 1.800 euro i conti, anche se a spanne, sono presto fatti. Con lei l’appuntamento è fissato al Salone di Ginevra 2013.