Drive
Guidarla è sempre un piacere
Trattandosi di una station wagon, per descriverne il comportamento su strada dovrei partire dal comfort. Ma questa è prima di tutto una Serie 3, qui poi con motore particolarmente brillante. Quindi inizio dalle curve. Beh, anche quest’ultima generazione è una vera BMW. Rapida nel raggiungere il punto di corda, veloce in percorrenza, con l’elettronica staccata non impiega poi molto ad allargare la traiettoria con le ruote posteriori. Sempre, però, in modo progressivo, facile da controllare e molto, molto divertente.
Un motore “che non finisce mai”
In versione 330i, la 3 Touring è più una gran turismo che una station wagon. Una sensazione cui contribuisce non poco il motore, mai cattivo nell’erogazione, eppure prontissimo già a 1.400 giri e mai domo fino a 7.000. Il tutto, con una colonna sonora mai invadente, eppure ben udibile oltre che di primissima qualità. A dare un gran supporto al propulsore è il cambio, un 8 marce con convertitore di coppia, magari non fulmineo come un doppia frizione nel passaggio da un rapporto all’altro, però fluidissimo nella marcia di tutti i giorni e comunque molto rapido e immediato nel recepire gli input (in modalità manuale) quando si guida in modo sportivo.
Comfort inappuntabile
Dici BMW, pensi ad assetti rigidi. Vero, ma solo fino a qualche anno fa. Da un po’ di tempo, a Monaco hanno cambiato filosofia e, al di là della sempre maggior diffusione degli ammortizzatori a controllo elettronico (che consentono di avere la taratura ideale in ogni momento), si sono ammorbiditi. Senza perdere precisione nella guida fra le curve; anzi, sulle strade sconnesse molle e ammortizzatori troppo duri sono solo una scocciatura, visto che fanno “scartare” dalla traiettoria che si vorrebbe seguire. Tornando al comfort, l’assorbimento è irreprensibile, mentre rotolamento pneumatici e fruscii non sono pervenuti.