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Prova Husqvarna Svartpilen 701

Stesso motore e stesso telaio della Vitpilen, ma ciclistica e impostazione di guida modificate per renderla più "cittadina". Risultato? Ignorante, irriverente e ancora più divertente della sorella.

DRIVE

In Husqvarna la considerano una motocicletta cittadina; in effetti, la posizione in sella è efficace (anche per i più alti) e se ne ricava una piacevole sensazione di controllo. Anche il peso e gli ingombri giocano a favore di una grande efficacia fra le auto e le sospensioni più lunghe digeriscono bene pavé e sconnessioni. Non bisogna però scordarsi che si sta guidando una monocilindrica e quindi in conto si devono mettere un po’ di on-off (contenuto sotto i 3.000 giri) e di vibrazioni, comunque sopportabili grazie all’architettura del motore e con poco peso sul giudizio finale della moto. Al pari della sorella, è però quando la strada si libera e si possono mollare le briglie al motore, che comincia il bello: non solo il rapporto peso/potenza, ma soprattutto la progressione che non finisce mai, fanno di questa Svartpilen un moltiplicatore di endorfine.

RUOTONE CHE PIACE

Mangia le curve con grande gusto, la ruota da 18” non le toglie velocità nei su e giù, si guida facile e non ci si sente mai in balia del mezzo: il peso piuma è un vantaggio non da poco, a cui oggi siamo sempre meno abituati. Il cambio easy-shift funziona in modo eccellente, le cambiate sono dolci e precise e, quando si ha voglia di usare la frizione ci si accorge che è piacevolmente morbida e il risultato non cambia. La lunga corsa delle sospensioni, quando si guida sportivi e si pinza cattivi, determina un certo trasferimento di carico, però agendo sui registri dell’idraulica la sensazione si può mitigare. Dei freni non possiamo che parlare bene, confermando le buone sensazioni ricevute guidando la sorella sportiva; sono potenti, ma non bruschi, e ben modulabili (anche il posteriore), inoltre l’intervento dell’ABS non è mai invasivo. Da ultimo, una considerazione sulle gomme, le semi tassellate Pirelli MT60, che si sono sempre dimostrate all’altezza della situazione e, accanto alle buone sensazioni su asfalto, offrono anche quel grip che permette di mettere le ruote anche su qualche sterrato, alla ricerca di mete meno scontate.

L’abbigliamento della prova – clicca sulla foto per vederlo da vicino

Casco Kappa KV32 OrlandoGiacca Hevik Black CaféGuanti Hevik IronPantaloni Hevik Cargo HarbourStivali Stylmartin Rocket

 

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