fbpx

Prova Citroёn DS3 Cabrio

Ha voglia d’estate la compatta più glamour marchiata "Double Chevron": la Citroёn DS3, infatti, si scopre. Ecco com’è e come va la DS3 Cabrio, che arriverà in Italia ad aprile

LIVEPer molti automobilisti il nome DS evoca la tanto amata Déesse del 1955, l’auto conosciuta anche come “squalo”, che ancora oggi è sinonimo di originalità e modernità: forse è proprio per questo che Citroёn ripropone questa sigla per identificare la sua linea premium. Così, dopo DS3 nel 2010, DS4 nel 2011 e DS5 nel 2012, il 2013 segna l’arrivo della DS3 Cabrio.Sulla DS3 Cabrio ritroviamo tutte la caratteristiche che hanno determinato il successo di vendite della versione berlina: linee originali, misure compatte (3,95 m di lunghezza, 1,71 m di larghezza e 1,46 m di altezza), interni ricercati e possibilità di personalizzazione molteplici, dalla carrozzeria, alle conchiglie  dei retrovisori e ai cerchi, oltre al tetto ovviamente. Tra le particolarità estetiche della versione decappottabile troviamo i fari posteriori 3D a LED: la parte centrale del faro è composta da 31 LED e da una serie di specchietti e vetri semiriflettenti, che riproducono all’infinito la luce dei LED stessi.16 secondi: è questo il tempo che occorre per aprire o chiudere completamente il tetto della DS3 Cabrio. Il bello è che è possibile effettuare questa operazione fino a 120 km/h. Apertura e chiusura sono comandate da un tasto posizionato nella console della plafoniera e le posizioni sono tre: intermedia, orizzontale e totale. La tela è disponibile in tre colori: Nero, Blu Infini e Grigio Moondust, quest’ultimo caratterizzato da un particolarissimo monogramma DS.All’interno le decorazioni della plancia, i profili degli aeratori e il pomello della leva del cambio si intonano alle tinte esterne e sono disponibili in sei tonalità: Grigio, Nero, Bianco, Carbotech, Blu Infini e Grigio Moondust. Per il resto all’interno si notano dettagli ben curati, come l’illuminazione bianca a LED intonata con il display del quadro strumenti e i rivestimenti dei sedili, che propongono accopiamenti inediti: pelle Blu Granit e tessuto Akinen, quest’ultimo disponibile in Mistral Marrone e Mistral – Blu Infini.Per ora sono tre le motorizzazioni proposte per la DS3 Cabrio, in arrivo ad aprile nelle concessionarie italiane: il quattro cilindri 1.6 l benzina, sia in versione 90 kW (120 cv) sia turbo da 116 kW (155 cv); il quattro cilindri Diesel 1.6 l HDi da 67 kW (90 cv) e infine l’economico tre cilindri 1.2 l benzina VTi, lo stesso utilizzato da Peugeot (vai alla prova della Peugeot 208 1.2 VTi), da 61 kW (82 cv). Per comprare la DS 3 Cabrio si dovranno sborsare circa 3.500 euro in più della versione berlina: i prezzi, infatti, vanno dai 18.950 euro della DS3 Cabrio 1.2 Vti Chic ai 25.600 della e-HDi Sport Chic.DRIVELa Cabrio non è una vera DS3 solo nell’aspetto: lo è soprattutto nel carattere sportivo, come la DS3 Racing. Ha qualche cavallo in meno, d’accordo, e le manca la spinta della versione R ma i 116 kW della versione in prova sono ben distribuiti lungo tutta la scala del contagiri e quando si prova ad allungare il quattro cilindri turbo dà soddisfazione. Ma è nel misto guidato che l’indole della DS3 emerge con prepotenza: percorrenze di curva veloci, cambi di direzione fulminei e staccatone. La DS3 Cabrio, come la sorella berlina, ti permette di fare quello che vuoi, dandoti la sensazione che il suo limite di tenuta sia molto più in là del tuo. E questa sensazione è amplificata dal volante di dimensioni ridotte, gradevole nell’aspetto e preciso, e dall’entusiasmante “soffio” del turbo in fase di rilascio del gas.Molto buona l’insonorizzazione, sia con il tetto chiuso che con il tetto aperto. I 20°C di Valencia, teatro della prova, consentono di tenere il tetto abbassato, con l’aria che anche a velocità elevata non è mai fastidiosa. L’unico aspetto negativo è che con il tetto completamente aperto la visibilità posteriore è un po’ limitata. Nella MINI Cabrio, per fare un paragone, questo problema si avverte meno ma, a onor del vero, la tela rientra nel bagagliaio, riducendone la capacità di carico e il volume.A proposito di bagagliaio, quello dalla DS 3 Cabrio è il più ampio della categoria (245 l), anche se il vano di accesso assomiglia a quello di un gavone da barca per quanto è stretto. I tecnici Citroёn hanno spiegato che per una questione di “rigidità di cassa” non è stato possibile farlo più grande.Un altro pregio del bagagliaio della DS 3 Cabrio, oltre alla capacità di carico, è il sistema di azionamento del portellone, a traslazione circolare, che permette l’apertura totale anche in spazi ristretti, ad esempio, quando l’auto è parcheggiata vicino a  un muro.L’abitabilità è buona, come sulla bertlina, sia davanti che dietro, dove i posti veri sono tre. DS 3 Cabrio conserva anche la modularità dei sedili posteriori, ribaltabili 2/3-1/3.

 

Articoli correlati
Prova BMW M5 G90 - Gioco di prestigio
Prova Mini Aceman - La giusta via di mezzo?
Prova Kia EV3 - Il SUV elettrico compatto che pensa in grande