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Honda CB1100

Dopo una lunga attesa la Honda CB1100 è pronta per sbarcare in Europa. Lo fa dalla Germania, sugli stand dell’Intermot di Colonia. Il motore è raffreddato ad aria e olio, il look più classico che mai. Ma l’ABS è di serie

Di questa moto se ne parla da un po’, almeno da quando Honda l’ha esposta al Motor Show di Tokyo come concept per poi commercializzarla solo in Giappone. La CB1100 è in effetti una moto che sembra sia piaciuta (almeno stando ai commenti letti sul web) anche dalle nostre parti e che, ammettiamolo, a Honda fa un gran comodo perché la CB1100 va a presidiare il segmento delle cosiddette “modern classic”, attualmente appannaggio delle sole Case europee.

Non che Honda non avesse voglia di importarla: il problema, fino a oggi, era piuttosto che questa moto non poteva essere importata a causa della normativa sulle emissioni. La legislazione giapponese in tema di emissioni, infatti, è piuttosto differente da quella europea, ed è anche questo uno dei motivi per cui molte moto restano confinate nelle isole del Sol Levante e non riescono a migrare dalle nostre parti. Recenti avvistamenti europei della quattro cilindri Honda avevano comunque fatto pensare che questa moto potesse (con le dovute modifiche) arrivare sul serio, arrivo confermato proprio all’Intermot di Colonia, dove la CB1100 entra ufficialmente a far parte della gamma Honda.

Qualche dato tecnico: il 4 cilindri in linea bialbero raffreddato ad aria e olio da 1.140 cc (73,5×67,2 mm) è alimentato a iniezione elettronica (corpi farfallati da 32 mm) accreditato di 90 cv a 7.500 giri e di una coppia di 93 Nm a soli 5.000 giri. Numeri che assieme al regime massimo fissato in 8.500 giri fanno capire come questa Honda sarà essere “pastosa” da guidare. Pastosa e anche poco assetata, visto che Honda dichiara ben 25,1 km/litro di percorrenza nel ciclo WMTC.

Telaio a doppia culla e coppia di ammortizzatori sono un classico obbligato per il genere: la Honda CB1100 porta la sua filosofia all’estremo, scegliendo ruote da 18 pollici e pneumatici con misure d’altri tempi, 110/80-18 e 140/70-18. Forcella (steli tradizionali, of course) e ammortizzatori sono regolabili nel precarico, mentre i freni sono classici (per Honda) dischi di 296 mm e 256 mm. Dove Honda non transige è ovviamente sulla sicurezza, classica sì ma con il Combined ABS montato di serie.

 

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