È un piccolo gioiello, nel segmento Supersport 300 (chiamiamolo così per convenzione) la Honda CBR250RR spicca per raffinatezza. Purtroppo, però se la godono solo i giapponesi perché questa moto è dedicata solo al mercato interno. Avevamo già parlato di lei nel 2018 quando la vedemmo dal vivo al Tokyo Motor Show. Ci sarebbe tanto piaciuto vederla anche da noi, in pista nel campionato Supersport 300 sarebbe tra le protagoniste, ne siamo sicuri. Tuttavia la piccola supersportiva Honda è destinata ancora a restare entro i confini nazionali.
Honda CBR250RR nuova evoluzione
Ma nel frattempo si è evoluta ulteriormente, visto che il Model Year 2023 di prossima presentazione appare ancora più evoluto del precedente e anche più potente visto che la potenza del bicilindrico da 249 cc 4 valvole passa da 38 a 42 CV, con un aumento del regime di giri che già era altino: la precedente toccava quota 12.500 giri. Compattezza, potenza specifica elevata e tecnologia di alto livello sono le caratteristiche di questo motore.
Obiettivi raggiunti attraverso soluzioni non banali, come la pompa dell’acqua che sfrutta posta nella testa del cilindro (come sulla RC213V, tanto per dirne una), l’acceleratore TBW (Throttle e By Wire) multimappa con tre modalità di guida (Comfort, Sport e Sport+), e l’airbox piazzato sopra al motore con condotti in pressione come le maxi sportive. Soluzioni inusuali nel segmento (solo la KTM RC 390 ha il RBW e tutte hanno la cassa filtro posteriore) e decisamente evolute per far rendere al meglio il bicilindrico.
Telaio a traliccio
La struttura principale della Honda CBR250RR è il telaio a traliccio in acciaio, che abbraccia il piccolo motore bicilindrico. Ha quote estremamente compatte: cannotto inclinato di 24,3°, avancorsa di appena 92 mm, interasse di 1.390 mm. Il peso della nuova edizione dovrebbe attestarsi a 168 kg con il pieno di carburante. Le sospensioni includono la forcella a steli rovesciati Showa SFF-BP e il monoammortizzatore incernierato al forcellone in alluminio tramite schema Pro Link a leveraggio progressivo, anche questa una rarità per il segmento condivisa con la Kawasaki Ninja 400. Completa il pacchetto l’estetica rinnovata, con la sezione frontale estremamente aerodinamica e la fanaleria full LED. Per sottolineare le sue intenzioni bellicose Honda mette a disposizione anche un kit che prevede pompa freno radiale, cerchi alleggeriti, gomme slick, regolazioni per la forcella e scarico Akrapovic. Da uno a dieci quanto ci piacerebbe vederla in pista contro le altre piccoline? Undici.
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