La notizia era nell’aria da tempo ma ora che è ammantata da un’alone di ufficialità fa comunque un certo effetto. Kawasaki è pronta a lanciare sul mercato due moto elettriche, figlie del concept EV mostrato a EICMA 2022. Che quel mezzo avesse un’aria definitiva, in fondo, era abbastanza chiaro. Bando alle ciance, tuttavia, e andiamo a conoscere meglio le nuove arrivate, la Ninja e-1 e la Z e-1.
Due facce della stessa medaglia
Come spesso accade nel listino di Akashi, lo stesso modello e-1 è dunque declinato in due varianti. La prima è quella sportiva carenata, la Ninja, la seconda è quella naked, la Z, ed entrambe seguono i dettami della filosofia di design Sugomi. Per sfruttare al meglio le economie di scala, le due elettriche sfruttano componenti derivati da altre due gemelle diverse, ovvero la Ninja 400 e la Z400. Il trapianto riguarda la ciclistica e parte delle sovrastrutture, che uniscono compattezza, leggerezza e versatilità d’impiego.
Come due 125
Leggendo la scheda tecnica sono molte voci che meritano di essere sottolineate. Da un punto di vista burocratico, la Ninja e-1 e la Z e-1 sono assimilate alle moto 125 e potranno essere guidate anche con la patente B, quella delle auto, oltre che da chi possiede una patente A1, anche dai 16 anni. Con una potenza nominale di 5,0 kW (6,9 CV) e una massima di 9 kW (12 CV), rientrano d’altro canto ampiamente nei limiti della categoria.
Le prestazioni delle e-1
Per sfruttare la cavalleria il pilota ha a disposizione diversi riding mode. Oltre a quello “normale” Road, può selezionare infatti la funzione risparmiosa Eco, che riduce le prestazioni e in particolare la velocità massima portandola da 85 a 60 km/h per la Ninja e da 79 a 56 km/h per la Z. Volendo c’è poi anche la modalità e-Boost, che per 15 secondi regala un po’ più di sprint, facendo salire la punta massima a 99 km/h in Road e dando 13 km/h di agio in più in Eco.
Il passo del gambero
L’accoppiata delle piccole elettriche Kawasaki ha anche il programma Walk per agevolare le manovre da fermo. Selezionandolo e ruotando l’acceleratore si può fare avanzare la moto a passo d’uomo, Tenendo invece la manopola chiusa, la moto arretra, sempre a velocità di 5 km/h. A semplificare la vita negli spazi angusti sono anche il peso e l’altezza della sella. Quanto al primo, la Ninja e-1 ferma l’ago della bilancia a 140 kg, mentre la Zetina ne fa segnare 135. La seduta è sempre a 785 mm da terra, a meno che non si chieda come accessorio il kit Ergo Fit, che aggiunge 30 mm alla misura. In materia di facilità di guida va poi ricordata l’assenza di cambio e frizione.
Kawasaki moto elettrica, l’autonomia e batterie
Parlando di mezzi elettrici è impossibile non fare un focus su autonomia e le batterie, che sono due, montate in parallelo. La prima si attesta a 72 km nel ciclo WMTC, valore che lascia un buon margine d’azione in ambito urbano. Le seconde posso essere ricaricate con un apposito cavo ma sono amovibili, per poter essere ricaricate anche in casa o in ufficio con una docking station. Pesano 11,5 kg ciascuna e in meno di quattro ore passano dallo 0 al 100%. Nella dotazione spiccano una strumentazione digitale a colori TFT da 4,3 pollici con connettività smartphone e un vano portaoggetti della capacità di 5 litri posto sotto al copertura del vano batterie.