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Suzuki Katana, il ritorno

Torna la Suzuki Katana, ed è già amarcord. Monta il quattro cilindri in linea della GSX-R1000 del 2005, ha il controllo di trazione e tanti accessori tra cui scegliere

C’è il contributo di un italiano dietro la rinascita di un’icona, la Suzuki Katana. Da quel modello, lanciato nel 1981 e rimasto nell’immaginario collettivo, è scaturito un concept presentato all’EICMA 2017. Ed è stato un successo, da ascrivere alla matita di Rodolfo Frascoli, designer che ha un ricco portfolio di progetti per grandi Case motociclistiche di tutto il mondo.Oggi la Suzuki Katana torna da protagonista, riprendendo stilemi che mantengono un rilevante aggancio con il passato, in questo modo rimarcando quanto fossero avveniristica all’epoca quel progetto. Oggi nel cupolino è incastonato un gruppo ottico LED, tecnologia ormai irrinunciabile utilizzata anche al retrotreno. La posizione di guida non sembra sacrificare il comfort, con l’altezza sella fissata a 825 mm, il serbatoio ben scavato e i piedi che toccano facilmente terra. La strumentazione è incentrata su un pannello LCD, con grafiche decisamente moderne e spie luminose ben visibili.E il motore della Suzuki Katana? Anche in questo caso si guarda al passato, anche se la macchina del tempo si ferma molto presto, al 2005, e in particolare al quattro cilindri della GSX-R1000 K5, rivisto e ottimizzato per l’uso stradale, nonché completato dal bell’impianto di scarico 4 in 2 in 1. Le misure caratteristiche sono di 73,4 mm di alesaggio e 58 di corsa, per una cilindrata di 999 cc. La potenza massima è fissata a 150 cavalli, con la coppia di 108 Nm che privilegia, come è lecito attendersi da una moto di questo segmento, i regimi bassi e medi.Il telaio in alluminio della Suzuki Katana utilizza lo schema a doppia trave, che collega direttamente il cannotto di sterzo al forcellone, quest’ultimo di provenienza GSX-R1000 del 2016. L’interasse è fissato a 1.460 mm. Al forcellone sono vincolati il braccio portatarga e gli indicatori di direzione. La forcella KYB a steli rovesciati da 43 mm di diametro è completamente regolabile; il monoammortizzatore è personalizzabile nel precarico della molla e nel freno idraulico in estensione. Belle le pinze freno anteriori Brembo a fissaggio radiale; l’ABS è Bosch e pesa 640 grammi. Non manca il controllo elettronico della trazione (ma senza piattaforma inerziale), che interviene sull’accensione e permette di scegliere fra tre livelli di intervento tramite un apposito comando sul blocchetto elettrico sinistro. A facilitare avviamenti e partenze provvedono il Suzuki Easy Start System e il Low RPM Assist.Ricco il catalogo di accessori originali, appositamente sviluppati per la nuova Suzuki Katana: comprende le pinze freno rosse, il rivestimento della sella con inserti anch’essi rossi e numerosi componenti in fibra di carbonio. Suggestivo anche il parabrezza fumé, utili le manopole riscaldabili.

 

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