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Prova DS 5 2015

L’ammiraglia del marchio DS si rinnova nel segno dell’high-tech e dell’attenzione ai dettagli. Debuttano il cambio automatico EAT6 e le nuove sospensioni. Prezzi da 30.900 euro

Sparisce dalla calandra il Double Chevron, simbolo di tutte le auto Citroën sin dalla nascita del marchio, quasi un secolo fa. La DS 5 2015, infatti, è la prima auto della famiglia che verrà commercializzata con il solo logo DS. Il motivo del distacco? Rimarcare il proprio status di auto premium e provare a insidiare le solite note tedesche. LIVEI tratti della nuova DS 5 sono gli stessi della versione precedente ma a ben guardare qualche differenza c’è. Il frontale è più pulito e ricercato, con la mascherina dalla forma esagonale e il monogramma DS scolpito al centro, e ospita i nuovi fari a LED e xeno. Lateralmente l’elemento caratterizzante è il profilo cromato allungato che va dall’estremità del faro fino ai cristalli, mentre la vista posteriore è sottolineata dai terminali di scarico integrati nel paraurti.DS5-201500011All’interno spicca il nuovo Touch Pad 7” a colori, da cui è possibile accedere a tutte le funzioni della vettura, dalla navigazione alla musica: semplifica l’ergonomia dell’abitacolo, dato che elimina dalla consolle ben 12 pulsanti presenti sulla precedente DS 5. Dal display è possibile accedere a tutte le funzioni dello smartphone, collegato con un cavo USB.Sempre in tema di high tech, la nuova DS 5 porta al debutto MyDS a partire dal mese di settembre. Si tratta di un’applicazione mobile che “accompagna” il cliente negli spostamenti, prima, durante e dopo la guida. Ad esempio MyDS permette di ritrovare la vettura con la funzione “Trova la mia DS”. Oppure “Termina il mio itinerario” fornisce, una volta parcheggiata l’auto, le indicazioni per raggiungere a piedi la destinazione finale. Oppure ancora consente di ascoltare gli sms ricevuti e dettarli in tutta sicurezza, senza staccare le mani dal volante.DS52015-004Già dal primo livello di allestimento la nuova DS 5 dispone di una ricca dotazione, che comprende il sistema di sorveglianza dell’angolo morto (SAM), l’avviso di superamento involontario della linea di carreggiata, la commutazione automatica degli abbaglianti, i proiettori direzionali, la partenza assistita su pendenza, il controllo della traiettoria e la telecamera di retromarcia.Le novità della DS 5 2015 non riguardano soltanto applicazioni e infotainment: due innovazioni  rappresentano la risposta alle critiche mosse alla versione precedente e riguardano sospensioni e cambio. Le sospensioni, in passato giudicate troppo rigide, sono state ammorbidite grazie ad ammortizzatori dall’escursione allungata e alla tecnologia PLV (Preloaded Linear Valve), che garantisce progressività e fluidità. Il cambio automatico, denominato EAT6, è di nuova generazione: ha sei marce e prende il posto del manuale pilotato. Per adesso è disponibile solo con il motore Blue HDi 180 cv ma entro fine anno sarà esteso anche al benzina THP 165. La variante Hybrid 4×4 da 200 cv mantiene il manuale pilotato (ETG6).Completano la gamma delle motorizzazioni (tutte Euro 6) il Diesel d’accesso Blue HDi 120 e quello intermedio da 150 cv, entrambe abbinate al cambio manuale a 6 marce. Alla fine del 2016 si aggiungerà al listino anche il THP da 210 cv.I prezzi della Nuova DS 5 vanno dai 30.900 euro della Blue HDi 120 in allestimento Chic fino agli oltre 47.000 euro della ibrida Diesel nell’edizione speciale “DS 60 1955”, che celebra i sessant’anni dalla nascita del mitico “Squalo”. DRIVELa qualità percepita a bordo della nuova DS 5 è molto alta. L’abitacolo è personalizzabile: molto pregiate, ad esempio, la pelle nappa pieno fiore e la pelle semi-anilina, con l’originale lavorazione “a cinturino di orologio” realizzata a mano dai 15 artigiani impiegati nella catena di montaggio DS.La DS 5, anche in versione 2015, è molto comoda e spaziosa e in questa caratteristica sembra voler seguire le orme della sua progenitrice Déesse, tanto apprezzata persino dal presidente francese Charles de Gaulle che era alto quasi 2 metri. L’abitacolo è molto luminoso, grazie ai tre tettucci in cristallo, due anteriori e uno posteriore. Il lunotto, invece, è piuttosto piccolo e per questo la visibilità posteriore non è delle migliori.DS5-201500013Il volante, come sulla versione precedente, ha forma schiacciata all’estremità inferiore: ciò, insieme ai molti pulsanti sul tetto, contribuisce a creare la sensazione di essere seduti non in un’automobile ma ai comandi di un aereo.E’ silenziosa la DS 5, con l’abitacolo ovattato a ogni velocità e regime di giri del motore. Si viaggia in totale comfort e ciò grazie anche alle nuove sospensioni, come detto più morbide rispetto al passato. Non sono però cedevoli e quindi la DS 5 mostra stabilità e sicurezza nell’affrontare ogni tipo di curva, anche a velocità relativamente sostenute, dimostrandosi divertente da guidare.DS5-201500016Veniamo ora alle due motorizzazioni in prova, cominciando dalla DS 5 BlueHDi 180 S&S EAT6, che dichiara 110 g/km di consumo di CO2 e consumi pari a 4,3 l/100 km. In uscita dalle curve, anche le più strette, oppure nei sorpassi, basta accarezzare il pedale dell’acceleratore e il quattro cilindri si mostra pronto; in fase di allungo, invece, si sente la mancanza di un po’ di cattiveria in più.Cattiveria che non manca alla versione Diesel-Elettrico Hybrid 4×4, che a fronte di emissioni di CO2 di 90 g/km e un consumo dichiarato di 3,5 l/100 km (ridotto a 3 l/100 km in città) vanta 20 cv in più, grazie alla propulsione elettrica che agisce sulle ruote posteriori.Potenza massima a parte, la versione Hybrid 4×4 è certamente la più interessante e la più versatile, grazie alle quattro modalità di guida che è possibile selezionare dall’apposito comando posto sulla console centrale: Auto, Zero Emission Vehicle (ZEV), 4 ruote motrici (ruote anteriori con motore termico e ruote posteriori con motore elettrico), e Sport (utilizzo massimo del motore elettrico in aggiunta al motore termico).Il nuovo cambio automatico EAT6? Decisamente più fluido del precedente nel passare da una marcia all’altra, anche se ancora un po’ meno rapido della migliore concorrenza.

 

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