Al prossimo Salone di Ginevra (3-15 marzo), Mercedes-Benz presenterà una versione speciale della spider SL, allestita in onore dei 60 anni dalla vittoria di classe della 300 SL alla Mille Miglia del 1955. Un’auto che ha scritto una pagina indelebile nel grande libro della storia dell’automobilismo.Gullwing, vale a dire “ali di gabbiano”, in onore della singolare apertura delle portiere. La 300 SL è stata una delle vetture più affascinanti degli Anni ’50. Ha fatto girare la testa a generazioni d’appassionati grazie a una linea tuttora imitata. Un mito a quattro ruote. La sigla SL – Sport Leicht in tedesco, ossia Sport Leggera – sarebbe divenuta immortale: da quel momento in poi avrebbe contraddistinto le roadster della Casa della Stella. Fu uno dei primi modelli realizzati dalla Mercedes-Benz dopo la fine del divieto di produrre vetture impostole dagli Alleati al termine della Seconda guerra mondiale. E nacque con un unico proposito: riportare la factory di Stoccarda a primeggiare nelle competizioni.Un obiettivo raggiunto grazie soprattutto al telaio tubolare in acciaio, particolarmente rigido e leggero, i cui ingombri costrinsero però a incernierare le portiere al tetto. Derivato dall’omonima versione da gara, il modello di serie era mosso da un 6 cilindri in linea di 3,0 litri collocato in posizione anteriore longitudinale e contraddistinto da un sistema d’alimentazione rivoluzionario, forte dell’iniezione meccanica diretta della benzina – una prima assoluta per l’epoca – anziché dei tradizionali carburatori. Una novità tecnica che portò in dote valori di potenza (215 cv) e coppia (274 Nm) straordinari per gli Anni ’50.La trazione era posteriore, il cambio manuale a 4 rapporti e la carrozzeria in acciaio; 29 esemplari beneficiarono però della soluzione a lastre d’alluminio. La configurazione telaistica era decisamente raffinata, dato che abbinava un avantreno a ruote indipendenti a bracci triangolari sovrapposti a un retrotreno a ruote semi indipendenti ad assale oscillante. L’unico elemento che tradiva la “storicità” del progetto era lo sterzo a vite a ricircolo di sfere anziché la più performante soluzione a vite senza fine e settore dentato. Complice il peso di 1.293 kg, scattava da 0 a 100 km/h in 8,8 secondi e raggiugeva la straordinaria velocità massima di 260 km/h. I freni erano a tamburo. A partire dal 1957, alla coupé si affiancò la versione roadster.Oggi Mercedes-Benz festeggia la 300 SL vittoriosa nel 1955 realizzando, come accennato, la Special Edition Mille Miglia 417. Un allestimento celebrativo dedicato alle versioni 400 e 500, mosse rispettivamente da un V6 3.0 biturbo benzina da 333 cv e da un V8 4.7 biturbo benzina da 435 cv. Vetture disponibili nella tinta Nero Magnetite con finiture rosse e dettagli in carbonio, arricchite da cerchi in lega AMG Performance da 19 e 20 pollici, sedili AMG Line, loghi SL Mille Miglia, volante in pelle nappa bicolore e inserti in fibre composite lungo la plancia.