fbpx

Prova Nissan Juke Nismo

Versione speciale della bestseller juke, punta sulle emozioni forti: che si tratti di look come di potenza (200 cv) e assetto (irrigidito). Prezzo da 26.870 euro

La formula è nota e continua a piacere: partire da una ricca versione base, in questo caso la Juke Tekna, ed enfatizzarne le caratteristiche dinamiche in nome della sportività. Come? Grazie alla divisione Nismo (Nissan Motorsport International Limited), che in Nissan ha il compito di spingere al massimo estetica e prestazioni. Il risultato è interessante, carico com’è di suggestioni racing. LIVELa base di partenza, come detto, è la già ricca Juke Tekna, con motore 1.6 a benzina, turbo con iniezione diretta: i dati di potenza e coppia massime valgono rispettivamente 200 cv e 250 Nm. Le prestazioni sono degne di nota: in versione 2WD con cambio manuale a 6 marce la Juke Nismo passa da 0 a 100 km/h in 7,8 secondi (velocità massima 215 km/h), mentre con il sistema All Mode 4×4, abbinato al cambio X-Tronic CVT con modalità sequenziale e 7 rapporti il tempo necessario è pari a 8,2 secondi (200 km/h). Tra gli altri interventi tecnici segnaliamo l’incremento della rigidità delle sospensioni del 10%, l’adozione di cerchi da 18” oltre a minigonne e spoiler posteriori, con questi ultimi dettagli che hanno anche (e soprattutto) un significativo impatto estetico. Disponibile nella sola colorazione White Pearl, la Juke Nismo mette a disposizione dei clienti più sportivi un pacchetto di equipaggiamenti molto completo, che include ad esempio il sistema Nissan Connect con navigatore satellitare e touchscreen da 5,5”, il climatizzatore automatico, gli interni in pelle opzionali senza sovrapprezzo.DRIVEL’abitacolo della Juke Nismo è molto gratificante, sia per il pilota sia per i passeggeri: il volante in pelle con finiture in Alcantara, i sedili con impunture rosse, nonché pedali, leva del cambio e molti particolari dedicati, tutti di chiara impronta sportiva, concorrono ad accrescere la sensazione di esclusività che è tipica del mondo Nismo. La Juke, peraltro, è già piuttosto sportiva di suo, almeno rispetto a modelli della stessa categoria: parte del suo ormai lungo successo lo deve, infatti, a questa connotazione, che nella versione speciale in prova è molto enfatizzata. Ed è un’enfasi positiva, a patto di non desiderare un’auto sobria: la Juke Nismo, infatti, attira gli sguardi dei passanti, un po’ per la colorazione in bianco perlaceo, un po’ perché minigonne, cerchi di grande diametro e spoiler la rendono ancora più riconoscibile.Alla guida, con una certa sorpresa ci si accorge ben presto che le sensazioni (positive) sono molto simili a quelle sperimentate sulle altre Juke: l’assetto è effettivamente più rigido, ma non appare mai particolarmente “secco”, dimostrando come l’attenzione all’effettiva usabilità abbia prevalso sulla ricerca della prestazione a tutti i costi. Allo stesso modo il motore, pur irrobustito da una massiccia iniezione di potenza e coppia, spicca più per prontezza di risposta e uniformità dell’erogazione che per cattiveria assoluta, contribuendo a fare della Juke Nismo la compagna giusta per il misto guidato, liberi dagli affanni della città, dove peraltro si muove benissimo, e sempre pronta a dare il meglio, con il mix indiscutibilmente Nismo di emozioni e tecnologia. Insomma, questa Juke non è una sportiva senza compromessi ma un’auto da usare tutti i giorni, con un pizzico di piacere in più.  

 

Articoli correlati
L’IA rivoluziona il settore automotive: dal Volvo Studio di Milano, le nuove frontiere della tecnologia
Prova BMW M5 G90 - Gioco di prestigio
Prova Mini Aceman - La giusta via di mezzo?