573 litri che possono crescere fino al valore record di 1.518. Il dato tecnico in sé può non suscitare alcuna emozione ma garantisco che aprendo il portellone posteriore della nuova Logan si resta senza parole. Per capire quanto sia profondo anche senza abbattere i sedili è sufficiente riavvolgere la cappelliera.Logan MCV esordisce così, guadagnandosi la prima stelletta senza nemmeno aver percorso un chilometro. Nulla da dire, dunque, su abitabilità e capacità di carico, il tutto condensato in meno di 5 metri di lunghezza. Le quote confermano la volontà di essere protagonista in uno dei segmenti più combattuti e che prevedono dimensioni compatte ma che devono soddisfare nel modo migliore l’esigenza di carico di una famiglia numerosa. LIVEDimmi che budget hai è ti dirò che Logan sei. Dacia, che da quando è nata ha spinto per il miglior compromesso qualità-prezzo, esordisce con l’allestimento Ambience e la motorizzazione 1.2 16 valvole da 75 cavalli a 8.900 euro. Versione che prevede di serie ABS, ESP, servosterzo, quattro airbag, sedile posteriore frazionato e l’Eco Mode sulla versione dCi e TCe, oltre agli alzacristalli elettrici. L’allestimento Lauréate al pari della motorizzazione a gasolio sarà quello che secondo noi dominerà le vendite: vede in più la regolazione in altezza di volante e sedile, fendinebbia e radio Plug&Play a un prezzo che per la motorizzazione a benzina da 75 cavalli parte da 10.050 euro, per arrivare al tetto massimo di 12.050 euro.Mi accomodo all’interno dell’abitacolo, che premia la semplicità e la razionalità costruttiva. Le plastiche scelte per il cruscotto, la plancia e le portiere danno l’idea di essere robuste e pensate per sopportare senza problemi il peso di diversi anni di vita e migliaia di chilometri. I comandi di bordo sono intuitivi e facilmente raggiungibili. Anche i sedili si confermano allineati alla filosofia di Dacia, comodi e larghi il giusto.Non manca nulla all’appello: Dacia Logan MCV offre nella gamma degli optional il cruise control, i sensori di parcheggio e il Media Nav, sistema multimediale integrato che prevede display a colori, tecnologia Bluetooth, navigatore e prese USB.DRIVEAmmetto di non aver mai guidato una Dacia prima. Non ho ovviamente alcun pregiudizio, soprattutto in virtù del fatto che dal 2006 il giovane marchio del gruppo Renault ha conquistato ben 135.000 italiani. Ed è il caso della Logan, che al debutto viene offerta addirittura con 5 motorizzazioni Renault che definire collaudate è poco. Non è un caso, poi, che la garanzia sia di tre anni o di 100.000 km. Le due versioni disponibili per la prima presa di contatto sono quelle equipaggiate con il diesel 1.5 litri dCi da 90 cavalli e con il benzina tre cilindri TCe da 898 cc e 90 cavalli turbo.Esordisco con il collaudato 1.5 dCi, che conosco bene perché l’ho testato più volte su altri modelli Renault. Il quattro cilindri a gasolio ha un comportamento esente da critiche, non fatica a “muovere” con rapidità la massa della Logan ma soprattutto si conferma elastico al punto giusto. E’ sufficiente che la lancetta superi la soglia dei 2.000 giri per trovare tutta la fluidità che serve quando si guida nel traffico congestionato. L’erogazione della potenza è piatta, senza flessioniche potrebbero rendere meno confortevole la guida. La coppia stupisce almeno quanto la capacità di carico: basta innestare la terza marcia e nel traffico lento delle tangenziali nelle ore di punta ci si può dimenticare del cambio e della frizione. Prodigio di un motore che con 90 cavalli e 220 Nm di coppia potrebbe soddisfare buona parte delle esigenze, anche se la velocità massima si ferma a 173 km/h e l’accelerazione da 0 a 100 km/h richiede poco più di 12 secondi.Le prestazioni del tre cilindri turbo benzoina sono leggermente superiori: 175 km/h di velocità massima e un secondo in meno per il tagliare il traguardo dei 100 km/h. Di contro i consumi sono superiori, a partire da 5 litri nel ciclo misto contro i 3,8 della versione a gasolio. Va riconosciuto che il TCe ha un carattere molto diverso: privilegia i regimi di rotazione più alti e non ha l’elasticità fin dai regimi più bassi del Diesel.