ADAS, niente di oscuro!Cominciamo col comprendere cosa significa questa apparentemente misteriosa sigla. ADAS sta per “Advanced Driver Assistance Systems”, che può esser letteralmente tradotto con “sistemi avanzati di assistenza/aiuto alla guida”. È un termine molto ampio, che non designa un sistema specifico bensì una famiglia di sistemi, tutti con uno scopo in comune. Quello di incrementare la sicurezza andando a fornire un supporto al guidatore durante la marcia. Ognuno di questi sistemi è quindi dedicato specificamente a una determinata situazione e svolge la sua funzione sfruttando determinati sensori.In questo articolo analizzeremo gli ADAS del gruppo PSA. Partiremo dai componenti per poi portarci alle tecnologie di supporto alla guida che si basano su di essi. Ci teniamo a sottolineare che molte delle soluzioni del gruppo PSA si ritrovano, magari con nomi diversi, sui veicoli delle altre Case automobilistiche. Questo articolo ha pertanto valenza generale.ADAS non è Autonomous!Lo staff del gruppo PSA ci tiene ad aprire il discorso facendo emergere come gli ADAS siano inseriti nelle auto di oggi nell’ottica del programma di guida autonoma. Sono quindi a tutti gli effetti un ponte verso quella che sarà la mobilità del futuro. Quindi chiariamoci subito le idee: i veicoli equipaggiati con gli ADAS non guidano da soli. Il gruppo ha già sviluppato dei veicoli a guida autonoma, non ce lo nascondono. Ma rimangono ancora allo stadio di muletti da test. In Francia, dal 2013, 230 tra tecnici e ingegneri lavorano su questi prototipi. Ce ne sono circa 200 attivi che scorrazzano per le strade francesi: partecipano alla sperimentazione guidatori non esperti i cui feedback sono molto preziosi. Sapete perché? Perché il gruppo PSA mira a costruire veicoli guidabili da tutti. Da questo desiderio viene anche il nome del programma, AVA, che sta per “Autonomous Vehicles for All”.Ognuno ha il suoOgni Casa appartenente al gruppo PSA personalizza il programma in modo personale: è su DS che ritroviamo il livello tecnologico più elevato. Citroën punta al comfort, Peugeot ad una interfaccia uomo-macchina semplice. Queste diverse interpretazioni si fondano su un punto comune che ci teniamo a ribadire (anche a costo di annoiarvi): oggi l’auto non si guida da sola. Pertanto tutti i sistemi nascono e sono sviluppati come un aiuto alla guida volto a colmare i potenziali errori di distrazione del guidatore. Non si sostituiranno a voi, vi affiancheranno. Analizziamo ora i principali sensori e i sistemi di assistenza da essi governati.VIDEOCAMERAIl primo sensore è la telecamera installata dietro al parabrezza. Ha la caratteristica di offrire una visione molto ampia (campo visivo orizzontale 52⁰) senza penalizzazioni in termini di messa a fuoco. La camera è l’occhio che vede e comunica l’informazione grezza a un cervello elettronico. Questo ha un software che è il cuore del sistema: ha il compito di elaborare l’informazione visiva e comunicare all’auto l’eventuale azione di correzione da eseguire. In PSA sottolineano che il software è interamente sviluppato in casa: questa decisione è frutto della volontà di conoscere al 100% il comportamento degli autoveicoli. I sistemi di assistenza che sfruttano principalmente la telecamera sono 3: l’Attention Alert, lo Speed Limit Detection e l’Active Lane Departure Warning/Lane Keeping Assist. Andiamo a scoprire come ognuno di questi ci aiuta durante la guida.Attention AlertCome suggerito dal nome, l’Attention Alert è un sistema in grado di rilevare quando il conducente sta perdendo l’attenzione. Come fa? Si accorge dei piccoli spostamenti all’interno della carreggiata (quando la si supera interviene un altro sistema che vedremo più avanti) abbinati alle conseguenti correzioni sul volante (brusche in caso di sonnolenza). L’auto lancia inizialmente al conducente l’avviso di prestare attenzione. Dopo 3 avvisi di questo tipo, lo invita a fare una sosta.Speed Limit DetectionIl termine “detection” significa riconoscimento. Questo sistema fa proprio questo: riconosce (quando attivate il limitatore di velocità) i limiti della strada che state percorrendo attraverso le segnaletiche (lette dalla telecamera). Imposta dunque automaticamente il limitatore sul valore consentito dal codice stradale per quella specifica tratta. Rimane comunque la possibilità di impostare un limite diverso da quello della segnaletica.Active Lane Departure Warning/Lane Keeping AssistProbabilmente avrete sentito parlare del sistema di mantenimento di corsia. Il guidatore viene avvisato acusticamente in caso oltrepassi inavvertitamente (senza metter la freccia) la linea bianca. Allo stesso tempo allo sterzo viene applicata automaticamente una correzione che riporta l’auto nella corretta posizione. Il sistema si propone di non esser invasivo: se il superamento della linea è intenzionale, avvertirà la vostra azione sullo sterzo e vi lascerà fare. Tutto questo è reso possibile dalla prontezza e reattività del servosterzo di tipo elettrico.RADARPassiamo ora al secondo fondamentale sensore, il radar. Posizionato (meticolosamente, con operazione di centraggio precisa al decimo) nella parte frontale dell’auto, è caratterizzato da una “gittata” di 200 m e lavora ad una frequenza di 75 GHz. Non lavora da solo: i suoi dati si incrociano con quelli della telecamera. Vediamo i sistemi di assistenza alla guida correlati.Distance AlertIl sistema di allerta di rischio in caso di collisione fornisce solamente un consiglio al guidatore, senza intervenire attivamente sulla guida. Per questo motivo è l’unico sistema di assistenza che può esser tarato a piacere dal conducente. Si può impostare la distanza dal veicolo che ci precede alla quale scatta l’avviso.Adaptive Cruise ControlL’Adaptive Cruise Control è forse il sistema di cui oggi più si parla: impostata (da voi) una velocità, il veicolo manterrà la distanza corretta dall’auto che vi precede frenando ed accelerando automaticamente. Stop e ripartenze nel traffico cittadino comprese.