Era di sicuro tra le auto più desiderate dai “piedoni” di quegli anni: la Renault 5 Turbo condivideva le attenzioni degli scalmanati dal piede pesante con le varie Peugeot 205 GTi, Uno Turbo, Golf GTi e compagnia. Oggi la sportiva di famiglia si chiama Clio RS200, ma le prestazioni di questo modello vengono decisamente oscurate dalla Twin’Run concept, che in un corpicino da city car (3,70 – 1,75 – 1,50 m le sue dimensioni) innesta un motore V6 3,5 litri derivato dalla Megane Trophy da ben 320 cavalli a 6800 giri, montato in posizione centrale e gestito da un cambio sequenziale a sei marce con tanto di differenziale autobloccante. Trazione, naturalmente, posteriore. Una esagerazione? Sicuramente sì, anche perché la Renault Twin’run concept scarica tutti quei cavalli su soli 950 kg di peso, ripartiti per il 57% all’anteriore e per il 43% al posteriore, grazie alla disposizione di molti elementi (serbatoio, batteria, servosterzo) nella zona anteriore e sotto al cofano. Le prestazioni? Interessanti, se fosse una supercar, esagerate per un microbo come la Twin’Run che brucia lo 0-100 km/h in 4,5 secondi e vola a 250 km/h. Guidarla dovrebbe essere uno spasso e qualcuno lo ha pure fatto: Jean Ragnotti, “pilotino” con il pedegree, specialista del Rally di Montecarlo (che ha corso ben 15 volte) e che ha vinto con la R5 turbo a motore centrale. Proprio l’auto che vuole ricordare la Twin’Run, che quindi non è una show car da esposizione ma una vera auto, funzionante, che potrebbe benissimo sfidare la 208 T16 nella salita alla Pikes Peak (guarda qui il video). Perché tutto questo impegno per una concept? Semplice, perché dietro a quelle linee arrotondate (un po’ Fiat 500…) si cela la nuova Twingo, pronta ad arrivare sul mercato nel 2014 e che sicuramente vedremo in versione definitiva al prossimo Salone di Francoforte. Chissà se Renault avrà il coraggio di proporre anche, magari in piccola serie, una versione reale di questa concept. Qualche estimatore, secondo noi, lo troverebbe…