1984, al Salone di Ginevra Peugeot lancia la prima 205 GTi. Nel corpo di una compatta utilitaria inserisce un motore quattro cilindri 1.600 da 105 cv, trasformandola una piccola bomba sportiva. Per i giovani appassionati di motori di quei tempi fu un autentico colpo al cuore. Nacque da lì, da quello stand, una vera e propria dinastia di berlinette sportive che negli anni spezzò molti cuori, vinse molti rally (1985, 1986 con Salonen e Kankunen), e un paio di Parigi-Dakar (Vatanen 1987, Kankunen 1988). Una piccola famiglia che riuscì nell’intento di far esaltare i giovani e dare un’immagine fortemente sportiva alla Casa del Leone.
Oggi, a 28 anni di distanza, il testimone passa alla 208, un modello importantissimo per Peugeot e partito con il piede giusto sul mercato (è piaciuta molto e si vende bene): con la nuova GTi mostra la sua anima più sportiva. La concept – di cui abbiamo già parlato – aveva già detto molto: la versione finale conferma tutto quanto era stato anticipato qualche mese fa. La 208 GTi si farà e arriverà presto dai concessionari, per la gioia degli amanti delle berlinette sportive.
1.600 cc è una cilindrata classica per le berlinette sportive del Leone – le prime avevano motori 1.600 da 105 e 115 cv, più avanti arrivò la 1.900 con motore da 130 cv -, la stessa che troviamo anche sulla nuova 208 GTi, che però sfrutta anche un turbocompressore: la potenza vola fino a 200 cv, con una coppia da 275 Nm gestita dal cambio a sei rapporti ravvicinati. Con queste premesse la pesante eredità delle “bombette” di Sochaux sembra essere raccolta in pieno dalla 208 che promette prestazioni di alto livello: meno di 7 secondi per passare da zero a cento chilometri all'ora, altrettanti per accelerare da 80 a 120 km/h in quinta. Velocità massima non dichiarata.
Motore a parte, la 208 GTi ha ovviamente un assetto rivisto per gestire al meglio le prestazioni aumentate. Le carreggiate – anteriore e posteriore – si allargano rispettivamente di 1 e 2 cm, mentre le sospensioni cambiano setting per meglio adattarsi al maggior livello di potenza. Poi, sono ovviamente i dettagli che distinguono la 208 GTi dalle 208 “normali”, a partire dalla calandra con una griglia nera che riproduce il motivo della bandiera a scacchi in 3D, passando per le pinze freno rosse e per il badge GTi sulla fiancata, per arrivare al doppio terminale trapezoidale che sbuca dall'estrattore posteriore. Di contorno troviamo cerchi da 17'' con finitura diamantata. La GTi è più sportiva anche all’interno, con sedili in pelle molto avvolgenti e il “volantino” sportivo di diametro ridotto. La pedaliera è rigorosamente in alluminio. Altrimenti che sportiva sarebbe?