SRT, ovvero Street Racing and Technology: è questo l’acronimo che caratterizza le versioni più estreme delle vetture del gruppo Chrysler. Tre letterine da sempre sinonimo di potenze esagerate, prestazioni da urlo e consumi, ovviamente, da brivido… Non sfugge alla regola nemmeno la Grand Cherokee, suv di casa recentemente ristilizzato e pronto al debutto in versione racing grazie al propulsore V8 Hemi aspirato da 6,4 litri in grado di rendere i kg di troppo della Grand Cherokee (resta pur sempre una suv da 2.360 kg) un lontano ricordo.Cavalli? 468 unità, abbinate a una sostanziosa coppia massima di 624 Nm. Sostanziosa proprio come i consumi (14,1 litri per 100 km) e il prezzo: 76.000 euro. Più potente di una Maserati GTS, la Grand Cherokee SRT passa da 0 a 100 km/h in 5 secondi netti e, garantiscono i tecnici Jeep, frena esattamente come una sportiva classica grazie all’impianto frenante Brembo con dischi anteriori da 380 mm di diametro.L’assetto è stato rivisto e corretto al ribasso (meno 2,5 cm per garantire tenuta e stabilità adeguate) e sono disponibili 5 differenti modalità di guida (sistema Selec-Track) che permettono di variare la risposta del cambio, l’erogazione, la taratura delle sospensioni e il livello di intervento dei sistemi elettronici.Esteticamente è facile riconoscere la Grand Cherokee SRT al primo sguardo grazie alle prese d’aria vitaminizzate, alle appendici aerodinamiche disegnate ad hoc e ai cerchi in lega da 20 pollici. L’interno? Lussuoso e curato, ma con quel tanto di carbonio che riporta immediatamente la mente verso la sportività.Esagerata, è stata definita dai più. Yankee, semplicemente, preferiamo chiamarla noi. Nel bene e nel male…