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Honda NC700X Eco Contest Step 3

Terzo capitolo della prova di consumo dedicata alla regina del mercato italiano 2012, la Honda NC700X

Dopo la prima puntata, con in sella Stefano Cordara, e la seconda con Marco Selvetti alla guida, è  giunto il mio turno.Non ero mai salito prima sulla NC700X. Sono montato in sella per andare a cercare qualcosa di fresco da bere in una calda giornata di giugno. Servizio fotografico in corso, staff assetato e nulla che lasciasse presagire un rapido rientro in redazione: non si poteva far altro che raggiungere il più vicino supermercato e rifornirsi di lattine e bottiglie d’acqua. Un sacchetto bello pieno, che ho infilato nella parte anteriore della giacca in pelle, mezza aperta. Qualche chilometro di equilibrismi ed eccomi dagli altri. “Perché non hai usato il vano?”. La domanda mi ha lasciato a bocca aperta, ma la risposta è semplice: mi sono dimenticato della sua esistenza, abituato a usare moto senza spazio a disposizione per caricare nulla! Il mio approccio alla NC700X è stato così: non vi stupirà, quindi, che nei giorni successivi abbia usato a più non posso il grande vano disponibile, collocato dove di solito c’è il serbatoio, che in questo caso è posto, invece, sotto la sella.Honda NC700X, regina delle vendite in questo faticoso 2012: una sorpresa per tanti (non per tutti…), che ha permesso alla Casa dell’ala dorata di scalare posizioni e invertire la tendenza negativa del mercato. Il concetto è semplice: funzionalità, consumi ridotti, capacità di carico e prezzo super-competitivo (6.700 euro f.c.), con in più l’opportunità di scegliere la versione dotata di cambio sequenziale a doppia frizione DCT (7.700 euro f.c.). La formula ha funzionato, avvicinando molti scooteristi a una moto che non ha nelle prestazioni il suo punto forte ma che è al posto giusto nel momento giusto: in città, in autostrada, nelle uscite del week-end per la classica gita al mare. Rispetto alla NC700S, una naked pura, la X è inserita da Honda nel segmento Adventure, in compagnia ad esempio della Crosstourer; il design è anch’esso di compromesso, senza slanci ma tutto sommato armonico, mentre la qualità delle finiture, soprattutto se paragonata a modelli della concorrenza e di prezzo simile o superiore, è soddisfacente.Eco Contest: dopo la buona prova di Cordara e il risultato eclatante di Selvetti, dovevo scegliere la mia tattica. Prima ipotesi: cercare di vincere la gara, impostando la condotta di guida nel modo più tranquillo possibile, per risparmiare benzina a ogni costo; avrei forse potuto farcela, ma snaturando il mio modo di guidare, senza rendere ai lettori un buon servizio. Ho scelto, quindi, di usare la NC700X senza pensare mai all’Eco Contest: gas quando serve, autostrada fino ai limiti Codice, città “di corsa”, e una puntata tra le curve, senza remore. Il risultato? 23,8 km con un litro di carburante. Tanto o poco? Rispetto a quanto ottenuto dai colleghi senz’altro poco: credo, però, che il dato sia utile per capire come il bicilindrico in linea della NC700X sia molto efficiente anche quando lo si usa senza riguardi. Infatti in moltissime occasioni ho ruotato la manopola del gas fino all’intervento del limitatore, decisamente anticipato rispetto alle mie aspettative iniziali. D’altra parte che il motore non ami essere strapazzato agli alti regimi lo si capisce subito.C’è, dunque, un prezzo da pagare all’estrema economia di esercizio della NC700X, ed è la rinuncia alla guida sportiva in senso stretto: bisogna lasciar scorrere la moto, snocciolare le marce, aumentare la velocità in curva senza pretendere di esserne fiondati fuori… In cambio si ottiene molto: consumi bassi, buon comfort di marcia, possibilità di usare proficuamente la moto in moltissime condizioni, e soprattutto capacità di carico, un regalo a cui noi motociclisti non siamo proprio abituati! 

 

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