Terremoto in vista per la sportiva americana più amata di sempre: Chevrolet Corvette, tradizionalmente fedele alla filosofia “big is better” per ciò che riguarda i centimetri cubi dei propulsori, potrebbe presto convertirsi all’alimentazione ibrida plug-in quando non 100% elettrica. Una rivoluzione.La Casa americana ha di recente registrato la denominazione E-Ray – forte di un’assonanza tutt’altro che casuale con il nome Stingray di Corvette C7 (settima generazione), a propria volta ereditato dall’antenata (seconda serie) del 1963 – che, portando in dote l’alimentazione ibrida, costringerebbe all’integrale riprogettazione della vettura. L’attuale Corvette, infatti, rispetta la configurazione a motore anteriore e trazione posteriore tradizionalmente cara alle muscle car a stelle e strisce, ma i differenti ingombri, e pesi, di un powertrain plug-in costringerebbero a rivedere la scocca e, secondo rumors insistenti, a contemplare la collocazione centrale del propulsore.Analogamente a quanto accaduto ad altre sportive “ibridate”, non è escluso il posizionamento del motore a zero emissioni in corrispondenza dell’avantreno, portando così in dote la trazione integrale a gestione elettronica anziché meccanica. 4WD che costituirebbero una rivoluzione nella rivoluzione per Corvette, sinora fedele alla sola trazione posteriore. Già in occasione del prossimo CES (Salone dell’elettronica di consumo) di Las Vegas potrebbero venire diffuse informazioni più concrete sulla E-Ray e sul destino degli attuali propulsori in gamma, vale a dire il V8 6.2 (LT4) a fasatura variabile e iniezione diretta di benzina aspirato (466 cv) per C7 base, sovralimentato mediante compressore volumetrico (659 cv) per la versione high performance Z06.