Vivibile ma al tempo stesso alla moda, conserva i tratti distintivi Mini pur crescendo in dimensioni, abitabilità e capacità di carico. Il quattro cilindri 1.6 td da 90 cv è l’unica motorizzazione accessibile ai neopatentati. Si tratta, nel dettaglio, di un’unità common rail con iniettori a solenoide e pressione massima d’iniezione di 1.600 bar, sovralimentata mediante turbocompressore a geometria variabile e in grado d’erogare 215 Nm di coppia. Mini Countryman One D scatta così da 0 a 100 km/h in 12,9 secondi, raggiunge una velocità massima di 170 km/h e percorre mediamente 22,7 km/l. Prestazioni discrete nonostante la massa di 1.385 kg, non particolarmente contenuta, cui fa seguito un rapporto peso/potenza di 15,4 kg/cv. Rispetto alla hatchback, massima espressione del kart feeling, non perde eccessivamente in agilità, confermando al contempo l’ottima rapidità in inserimento, la precisione dell’avantreno, la comunicatività dello sterzo e la reattività nei trasferimenti di carico. In aggiunta, qualora si desideri far accomodare la nonna lungo il divanetto, non è necessario mozzarle le gambe; lo spazio per i passeggeri posteriori, sebbene non regale, è sufficiente per accogliere degnamente degli adulti. One D è disponibile esclusivamente a trazione anteriore. In alternativa al cambio manuale a 6 rapporti è possibile optare (1.715 euro) per la trasmissione automatica Steptronic a 6 marce del tipo mediante convertitore di coppia. Non è a buon mercato: costa 23.400 euro.
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