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Honda Super CBR in arrivo per vincere in SBK

La Fireblade si è aggiornata quest'anno nell'elettronica, ma a Honda non basta. Pare che una nuova moto sia in rampa di lancio. E dietro c'è direttamente l'HRC. Obbiettivo? Suzuka e mondiale SBK nel 2020 con Bautista.

TU MI PROVOCHI…

Non è la prima volta che in Giappone, area HRC, prendono di punta il mondiale Superbike. Sempre piuttosto distaccati, apparentemente disinteressati, gli uomini di Soichiro lasciano sempre che siano team “privati” o supportati in modo piuttosto blando a sobbarcarsi l’onere di difendere i colori Honda nel mondiale delle derivate di serie. Tranne che in una gara: la 8H di Suzuka che per Honda è una delle gare più importanti dell’anno e in cui le moto di Tokyo sono velocissime, super raffinate, quasi esoteriche per quanto sono rifinite.

VOGLIA DI VINCERE

Quindi avere una Honda competitiva è possibile? La risposta è sì, soprattutto se a curarla è “mamma” HRC, che come ben sappiamo quando ci si mette d’impegno è capace di tutto. Chi non ricorda la VTR 1000 SPW pilotata da Colin Edwards capace di mettere alle corde un certo Troy Bayliss con la sua Ducati? In quegli anni Honda si era messa in testa di battere la Ducati su suo stesso terreno, ovvero con una velocissima bicilindrica. Centrò il bersaglio.Quando si muovono in forze, gli uomini HRC sono sempre da temere (chiedere in MotoGP per avere conferma…), e attirano anche piloti top. Ecco perché, come riportano i nostri cugini di Corsedimoto, Honda avrebbe ingaggiato Alvaro Bautista, per formare, nel 2020, un superteam gestito direttamente da HRC insieme Takumi Takahashi (pilota di punta HRC nell’All Japan SBK e alla 8 ore di Suzuka).

SUPERMOTO IN ARRIVO?

Ed ecco perché pare che una nuova super CBR sia in rampa di lancio, anzi stia già girando da tempo in Giappone. Niente V4, pare, sebbene migliaia di post in rete la diano in arrivo. La sigla CBR ricorda che saremo al cospetto di una moto con un classico 4-in-linea, architettura che caratterizza la moto attuale (una delle protagoniste della nostra comparativa 2019) e che Honda condividerebbe con Kawasaki e Yamaha (che però sfrutta gli scoppi irregolari).COME CAMBIERÀInsomma pare che dalle parti di Tokyo si siano un arrabbiati: qualche anno senza vincere a Suzuka (ancor più che le prestazioni poco convincenti nel mondiale SBK) brucia parecchio. Quindi si stanno rimboccando le maniche, magari partendo proprio da un cambio di filosofia. In Honda vige ancora quella che la moto supersportiva nasce per la strada e poi viene preparata per la pista. Dalle nostre parti (ma non solo) ormai si fa l’opposto, il che porta a moto più estreme e ovviamente competitive tra i cordoli. EICMA a Novembre ci mostrerà cosa sta davvero bollendo in pentola.

 

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