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Kawasaki Ninja 1000SX, c’era una volta la Z1000SX

Cambiamenti profondi per la sport tourer giapponese, più di quanto l’aggiornamento del look farebbe pensare

La guardi e pensi che si tratti di un leggero restyling: l’occhio nota subito lo scarico singolo (sul lato destro) invece che doppio, ma per il resto nulla di radicalmente diverso. Invece, la sport tourer Kawasaki cambia nel profondo. Motore, ciclistica, connettività, dotazione: in ogni area ci sono novità assolute. Al punto che i giapponesi hanno deciso di cambiarle il nome da Z1000SX a Ninja 1000SX. Ecco i tanti perché di una decisione così importante.

Il motore, un punto fermo

Chi ama Kawasaki, solitamente, ne ama prima di tutto il motore. Ecco perché, sebbene nel passaggio dalla Z1000SX alla Ninja 1000SX il 4 cilindri giapponese (sempre Euro 4) non cambi nella sostanza, vale comunque la pena partire da qui. Ebbene, la cilindrata rimane invariata a 1.043 cc, così come la potenza, a quota 142 cv. Confermate anche la distribuzione con doppio albero a camme in testa e le 4 valvole per cilindro. Di nuovo ci sono il comando del gas ride-by-wire e la valvola dell’acceleratore a controllo elettronico, che permette un più preciso dosaggio dell’aria nella camera di combustione. Rivisto anche il profilo delle camme; viene introdotto, infine, il cruise control elettronico.

Viaggiare senza stancarsi

In quanto sport tourer, nella definizione della Ninja 1000SX i progettisti hanno posto molta attenzione alla protezione dei passeggeri e al raggiungimento di un alto livello di comfort. Come? Innanzitutto, le sospensioni sono state riviste nella taratura per enfatizzarne la progressività delle risposte sulle asperità. Ridisegnato anche il cupolino, che ora si può regolare su 4 posizioni, manualmente, senza bisogno di strumenti.

Ciclistica? Andava bene così

Detto delle nuove tarature delle sospensioni, per la Ninja 1000SX la forcella a steli rovesciati è confermata, così come il forcellone posteriore Horizontal Back-link. Di nuovo ci sono però le gomme Bridgestone Battlex Hypersport S22, progettate per una maggiore agilità nei cambi di direzione e un grip più elevato sia sull’asciutto sia sul bagnato, rispetto alle gomme di primo equipaggiamento della Z1000SX.

Due selle sono meglio di una

Ognuno di noi ha una conformazione fisica ben precisa. Difficile dunque realizzare una posizione di guida che vada bene a tutti. Ecco perché Kawasaki, per la Ninja 1000SX, offre due selle: Comfort Seat, 83,5 cm da terra, e Middle Seat, 82 cm. Due sono le selle anche per il passeggero: anche in questo caso si chiamano Comfort e Middle. La prima è più spessa e più larga, mentre la seconda è identica a quella del modello precedente.

Ora sì che è connessa

Anche sulla Ninja 1000SX arriva l’ultima evoluzione del sistema di infotainment Kawasaki, che prevede lo schermo TFT a colori da 4,3” e la connettività Bluetooth. Grazie a quest’ultima si può mettere in comunicazione il proprio smartphone con la moto e usufruire di varie funzionalità come, per esempio, le notifiche di chiamata e messaggistica, le impostazioni della strumentazione (ora e unità di misura) e le informazioni di viaggio.

E il look?

Come scritto in apertura, l’elemento che salta più all’occhio, dal punto di vista estetico, è il passaggio dal doppio scarico al singolo. Tuttavia, sono nuovi anche i fianchetti e il cupolino, così come l’impianto di illuminazione integralmente a led.

Elettronica, ecco il Quick Shifter

Confermato il pacchetto KCMF (Kawasaki Cornering Management Function), che basa il proprio funzionamento sulla piattaforma inerziale. All’interno del KCMF ci sono il controllo di trazione (regolabile su 3 mappe), l’ABS e i riding modes (ce ne sono 4: Sport – Road – Rain -Rider). La novità è rappresentata dunque dall’arrivo del quick shifter, sia in salita sia in scalata.

 

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