Patente A2? Voglia di raggiungere qualsiasi meta? Costi di gestione contenuti? Arrivano Honda CRF300L e CRF300 Rally. Sembra che Honda si fosse prefissata di creare delle moto che potessero soddisfare queste tre esigenze quando, nel 2012 e nel 2017 presentò, rispettivamente, i modelli CRF250L e CRF250 Rally.
Il 2020 (in vendita in Italia nel 2021) è invece l’anno dell’aggiornamento per queste due moto. Gli upgrade partono dal propulsore che diventa Euro 5, ovviamente monocilindrico bialbero, che da 250cc passa a 286cc con una potenza che cresce di 2,5 CV arrivando così a 27,3 CV a 8.500 giri. Aumenta anche la coppia di 4 Nm portando i Nm complessivi a quota 26,6.
Aumenta la luce terra per entrambe le versioni, sottolineandone il carattere off-road. Migliora anche il peso che viene ridotto di 4 kg con serbatoio pieno, merito anche di un nuovo telaio a semi-doppia culla in acciaio. Completa il cerchio delle novità comuni ai due modelli l’arrivo della frizione assistita antisaltellamento, che promette di ridurre lo sforzo sulla leva del 20%. Infine, da sottolineare anche la presenza di un nuovo schermo LCD.
CRF300 RALLY
La principale novità per la Rally ispirata al mondo della Dakar è l’escursione aumentata di 10 mm sia davanti sia dietro, portando così l’escursione delle sospensioni a 260 mm all’anteriore e a ben 275 mm al posteriore. Discorso inverso per la sella ora montata su supporti in gomma, che “scende” a 885 mm perdendo dunque 10 mm rispetto al modello precedente. Il serbatoio guadagna 2,7 litri che portano la capacità complessiva a 12,8 litri; secondo la casa giapponese l’autonomia è ora di circa 400 km, perfettamente in linea con la filosofia adventure di questa moto.
CRF300L
Anche la “L”, così come la Rally, guadagna qualche centimetro, portando l’escursione a 260 mm sia per quanto riguarda l’anteriore che il posteriore, aumentando rispettivamente di 10 mm davanti e 20 mm dietro. Questo incremento porta la sella a 880 mm, poco più in alto rispetto agli 875 mm del modello precedente.
Per quanto riguarda la posizione di guida, il manubrio è stato spostato indietro, così come le pedane che ora si trovano anche un po’ più in basso rispetto al modello uscente. Soluzione pensata per facilitare le manovre a bassa velocità.