Con il lancio delle auto elettriche per tanti costruttori diventa un bel problema mantenere una precisa identità tecnica. Un esempio viene dalla Subaru, che da tempo lega la sua immagine ai motori boxer e alla trazione integrale simmetrica. Saranno riusciti i tecnici delle Pleiadi a trasferire il DNA del marchio nella nuova Solterra, la prima Suv elettrica della Casa, costruita per di più a quattro mani assieme alla Toyota? Per dare una risposta a questa domanda ho testato la vettura in largo anticipo sul lancio, che avverrà nei prossimi mesi. È stata una prova breve ma intensa, con alcuni giri di pista e la possibilità di affrontare un percorso fuoristrada. Ecco come è andata.
Uno stile rivoluzionario
Quali siano le forme della Subaru Solterra è noto dallo scorso autunno, quando abbiamo pubblicato le prime foto ufficiali. Non c’è effetto sorpresa ma dal vivo la carrozzeria sa comunque impressionare per i tagli geometrici, per l’estensione delle parti in plastica e per i giochi di luce che crea la fiancata. Questi ultimi, assieme alla mascherina esagonale, creano un family feeling con altri modelli del listino Subaru, rispetto ai quali la Solterra segna una svolta epocale. La sagoma è dinamica, con il muso spiovente, la linea di cintura leggermente obliqua e le luci di coda larghe e squadrate come le spalle di un nuotatore.
Diamo i numeri
La Subaru Solterra è lunga 469 cm, mentre il passo è di ben 285 cm. Un altro dato degno di menzione è quello relativo al Cx, pari a solo 0,28. Quest’ottimo valore è ottenuto grazie al fondo carenato e al fatto che ogni singolo elemento della linea svolga una precisa funzione aerodinamica. Tutto è studiato per la massima efficienza nella gestione dei flussi d’aria, come dimostra anche la forma complessa dello spoiler che sovrasta il lunotto.
Le batterie al centro
La Subaru Solterra nasce sulla base della piattaforma e-SGP, ovvero della Subaru Global Platform modificata per l’elettrificazione. Il pianale ospita un pacco di batterie agli ioni di litio da 71,4 kWh piazzato in posizione centrale, proprio sotto l’abitacolo. È la sistemazione ideale per non sottrarre spazio agli occupanti, abbassare il baricentro e distribuire equamente la massa su due assi. Su ciascuno di questi è montato un motore elettrico da 80 kW di potenza e con una coppia di 168,5 Nm, a dimostrazione del fatto che in Subaru è rimasta la fissazione per la trazione integrale e per la simmetria. Vi risparmio i conti e le conversioni: la potenza totale di picco è di 218 CV.
Plancia futuristica
L’interno della Subaru Solterra sfoggia un look tecnologico, perfettamente coerente con lo stile esterno. A dare un’aria futuristica all’ambiente sono soprattutto la strumentazione digitale posta alla base del parabrezza, il volante multifunzione e la console centrale. Quest’ultima è dominata da uno schermo da 12,3 pollici intuitivo come uno smartphone e che può essere collegato ai dispositivi Android e iOS. Sotto di esso si sviluppa un mobiletto molto alto e massiccio, che crea due zone ben distinte per il pilota e il passeggero anteriore.
Tutto a portata di click
La Subaru Solterra lascia in bella vista, a portata di mano, anche la manopolona del cambio e i tasti che permettono di selezionare le tre modalità di guida disponibili (Eco, Normal e Power) e di attivare l’X-Mode. Questo è il nome del sistema che regola l’elettronica di bordo per favorire la mobilità fuoristrada. Due gli step previsti dal dispositivo, uno per le superfici compatte e l’altro per neve fresca, fango e sabbia. Non mancano il selettore per regolare automaticamente la velocità in off-road e il pulsante dell’S-Pedal. Una volta attivato, è possibile gestire buona parte dei rallentamenti modificando semplicemente la pressione sull’acceleratore. In alternativa si può variare l’intensità della frenata rigenerativa agendo sulle levette al volante.
Un listino prezzi ancora da definire
La Subaru Solterra verrà proposta in due allestimenti, chiamati 4E-xperience e 4E-xparience+. Impossibile usare l’aggettivo “base” per il primo, che adotta già di serie, tra le altre cose, i cerchi in lega da 18″, i sedili riscaldabili e quello di guida a regolazione elettrica, l’infotainment con il navigatore integrato e un pacchetto di una decina di Adas, tra cui il Pre-collision System e il Dynamic Radar Cruise Control. La versione 4E-xparience+ vede i cerchi diventare da 20″ e aggiunge inoltre a tutto questo il tetto panoramico, i sedili in ecopelle con memorie, la ricarica wireless per lo smartphone, lo stereo premium Harman Kardon e il riscaldamento anche del volante e dei sedili posteriori. Quanto ai prezzi, in Subaru Italia stanno abbottonati, con gli ultimi dettagli ancora da definire. La vettura dovrebbe però collocarsi nella fascia tra i 60 e i 65.000 euro, appena sotto i cosiddetti modelli premium.
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