Lento ma inesorabile, continua lo strip tease della nuova Hornet, che tra non molto – da brava naked – si mostrerà come mamma Honda l’ha fatta. Meno di venti giorni fa avevamo avevamo pubblicato un primo schizzo, accompagnato da un post Instagram in cui si sentiva il rumore della nuova moto. Ora possiamo mostrarvi qualche altra immagine. Non si tratta di vere e proprie foto, bensì di alcuni bozzetti dai quali traspare tuttavia bene la filosofia stilistica delle nuova generazione.
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Dimenticatevi le Honda Hornet che avete visto circolare su strada sinora. La nuda di Tokyo sarà senza fronzoli come le antenate, ma con un aspetto completamente diverso e – ormai è scontato – con soluzioni tecniche differenti. Il sound del motore diffuso da Honda è quello di una bicilindrica e che il frazionamento sia quello è emerso anche leggendo tra le righe delle conversazioni fatte con gli uomini della Casa in occasione di un recente viaggio tra Roma e Atessa. Per chi non lo sapesse, la Capitale ospita l’unico centro R&D di Honda Europa, mentre in provincia di Chieti opera da cinquant’anni uno stabilimento da cui esce una buona parte delle Honda targate in Italia. Proprio negli uffici di Roma lavora anche Giovanni Dovis, giovane designer italiano già autore dell’ADV 350 e che può essere considerato il papà della prossima Hornet. È da lui che ci siamo fatti raccontare un po’ di cose sulla moto.
A tu per tu con il designer, Giovanni Dovis
“Questi disegni sono sketch emozionali e si riferiscono alle fasi iniziali del progetto. Osservandoli, più che sui dettagli, ci si deve concentrare sui volumi e sul concetto di essenzialità.” dice Dovis, aggiungendo: “La nuova moto cambia ma mantiene la filosofia di sempre. Così come le antenate, è una moto senza fronzoli. Hornet in fondo vuole dire calabrone e così come il calabrone non ha niente di superfluo per volare, questa moto bada al sodo. Pochi componenti, dunque, per avere il massimo della funzionalità e costi ragionevoli.“.
Approfondiamo meglio il discorso design…
“In questo momento non posso dire molto altro. La scelta di puntare sulla semplicità è piaciuta molto a Honda, che ha dato il via libera al nostro progetto invece che a quello degli altri centri stile. La moto è stata disegnata pensando al mercato e alla clientela giovane. In questi anni sono cambiati tanto i gusti dei consumatori e non aspettatevi quindi una linea tradizionale. Anche la base tecnica è al passo con i tempi e può piacere anche a chi non era attratto dalle Hornet del passato.“.
Difficilmente resterà sola…
L’ultima affermazione lascia spazio a una riflessione. Pur senza esserlo in modo esplicito, “al passo con i tempi” suona come la conferma definitiva della tesi del bicilindrico e potremmo pure aggiungere bicilindrico parallelo, magari anche con fasatura a 270°. Spingiamoci ancoraa oltre con le congetture. A Tokyo amano sempre meno fare modelli singoli, preferendo invece sviluppare nuove piattaforme. Prepariamoci dunque a veder nascere una nuova gamma di moto, con cilindrata attorno agli 800-900 cc. E tra loro potrebbe esserci – chissà – anche la nuova Transalp.