Notizie “bomba”, novità assolute, scoperte che potrebbero cambiare la vita di ogni automobilista: in due parole, “pesci d’aprile”. Inutile fare quelli che “io l’avevo capito subito”; basta fare un giro sul web, sfogliare i principali quotidiani o guardare i telegiornali per scoprire in quanti hanno abboccato alle “trappole” tese dagli uffici marketing del mondo automotive.Date un’occhiata al filmato che mostra i prodigi della vettura NASCAR che Google sta sviluppando: un’auto che non ha bisogno di pilota, in grado di mantenere tempi sul giro degni di Michael Schumacher azzerando le possibilità di errore (attento Felipe…). Tutti i siti specializzati hanno riportato la notizia – resa più credibile dal fatto che Google sta realmente sviluppando un’auto in grado di viaggiare senza pilota – ed erano già iniziati a circolare i primi quesiti morali, etici ed esistenziali quando, attraverso un comunicato ufficiale, l’azienda americana ha bloccato tutto con un semplice annuncio: fregati!Essere presi in giro in questo modo vi fa innervosire? Comprensibile, ma fate attenzione a non arrabbiarvi troppo mentre siete alla guida di una Peugeot RCZ. La casa francese, infatti, ha appena diffuso un video in cui mostra il funzionamento di una speciale verniciatura denominata “psicosomatica” (mood paint, in inglese). Come agisce? Semplice, la carrozzeria subisce un’alterazione molecolare in funzione dei segnali che arrivano dal guidatore attraverso speciali sensori integrati nella corona del volante. In base a parametri quali il battito cardiaco e la temperatura corporea, il sistema modifica il colore della verniciatura… Ovviamente, solo il primo di aprile.Stesso discorso per le “ninna nanne” che Tom Tom ha deciso di pre-pensionare con una ricerca scientifica e un filmato dimostrativo: i vostri bambini piangono e rendono un inferno anche il semplice tragitto casa-ufficio? Niente di più semplice: impostate la voce di Darth Vader nel vostro navigatore e il lato oscuro provvederà a tranquillizzare l’infante. Ammesso e non concesso che il piccolo in questione non sia registrato all’anagrafe con il nome di Luke Skywalker…In questo caso potete provare a tranquillizzarlo con il sistema di infotainment della Chevrolet Volt, a patto che la creatura (cosa improbabile) non sia accanita fan del canale di informazione Fox: l’ecologica made in USA, infatti, esce dai concessionari con un’impostazione che impedisce di visualizzare il canale (numero 114 negli Stati Uniti). L’auto “marxista e socialista” (così è stata definita dalla stampa USA), pare si rifiuti di ricevere correttamente il segnale “conservatore” dell’emittente americana. Uno scandalo, una vera e propria crisi politica, un attentato alla libertà d’informazione o semplicemente… un altro pesce d’aprile ben riuscito, proprio come quello architettato da Mini che, ieri, ha pensato bene di proporre (con tanto di comunicato stampa e foto ufficiali) una serie di accessori destinati a rendere la piccola tedesca una vera e propria casa su 4 ruote. Tenda sul tetto, roulotte con due posti letto e arredamento in legno pregiato; e ancora, fornelletto, serbatoio d’acqua ecc. Un pesce d’aprile, conferma lo staff Mini, ma non troppo lontano dalla realtà. Basta fare un giro a un raduno (magari di quelli Mini “old style”) per scoprire che roulotte & Co. sono già una piacevole realtà, solo molto più artigianale.Una volta in vacanza con la vostra Mini, poi, avete due scelte per impiegare il tempo libero in modo proficuo: navigare a bordo della vostra piccola anglo tedesca, per l’occasione trasformata in veicolo anfibio, oppure ricercare la forma perfetta aiutati dalla BMW Serie 3 che, grazie al sistema Driverless Driving Coach non solo segue automaticamente gli spostamenti del pilota durante una sessione di jogging, ma provvede anche a spronarlo con parole di incoraggiamento e, probabilmente, anche con qualche “insulto” ( negli sport di fatica funziona).C’è poi chi ha deciso di trascurare il tempo libero e puntare dritto su crisi e aumento del costo del carburante per rendere il proprio “April Fool’s” appetibile e credibile. È il caso della Subaru Tribeca ad energia solare presentata in America: due pannelli sistemati sul tetto della suv giapponese sono bastati per renderla completamente autonoma dalla schiavitù petrolifera. Uno schiaffo in faccia a decenni di studi, materiali ultraleggeri, tecnologie innovative che permettono a prototipi futuristici di muoversi per pochi chilometri a velocità da “brivido” (meno di 10 km/h).Quanto tempo buttato, avranno pensato tutti gli studenti del Politecnico di Milano impegnati da anni sul fronte auto ad energia solare; che scoperta inutile, avranno replicato i muratori bergamaschi, già pronti a sfoderare dall’armadio un bel cappello in stile J.R. Il motivo? Semplice, una falda petrolifera scoperta al di sotto dell’ospedale della città orobica. Un vero e proprio serbatoio di petrodollari pronto a farcire abbondantemente le tasche dei bergamaschi, per un giorno, soltanto, il primo d’aprile…