Il piacere di guida prima di tutto. Comunque
La Giulia resta comunque, prima di tutto, un’auto da guidare. Meglio se fra le curve. E se della prontezza di sterzo vi ho già detto, l’assetto è un compromesso praticamente perfetto fra assorbimento e contenimento del rollio. Il tutto, condito da una fedeltà assoluta di comunicazione tra quello che accade fra pneumatici e asfalto.
Altra “chicca” della Giulia è la sensibilità al “tiro-rilascio”: alleggerendo il gas in percorrenza di curva, il retrotreno allarga leggermente la traiettoria. Quanto basta per consentire di disegnare le traiettorie non solo con il volante ma anche con l’acceleratore. Detto questo, la sicurezza viene comunque prima di tutto: in altre parole, non ci sono mai sorprese.
Non c’è tanto spazio. E non è una sorpresa
Il piacere di guida prima di tutto. Comunque.