Guarda la conferenza Alfa Romeo dal salone di Los AngelesStelvio, come il valico alpino più alto d’Italia. Ecco il nome della prima SUV della storia Alfa Romeo. Un modello strategico e fondamentale per il rilancio della Casa di Arese, al debutto a un anno dall’unveiling della berlina Giulia.Porsche ha in gamma Macan e Cayenne. Jaguar può contare sull’F-Pace. Maserati ha presentato la Levante. Alfa Romeo, che mira alla parte più esclusiva del segmento premium, non poteva essere da meno. Una Sport Utility era d’obbligo. Stelvio, attesa nelle concessionarie italiane nella prima parte del 2017, verrà proposta con prezzi a partire da 40.000 euro e potrà contare su di un’impostazione decisamente sportiva. Lunga 4,68 metri – dimensioni pressoché identiche alla citata Macan – richiama l’estetica della Giulia nel frontale, sebbene più alta di 20 cm, mentre il retrotreno è caratterizzato da un ampio portellone e da un lunotto tanto piccolo quanto inclinato.Come accaduto in passato per la Giulia, anche la Stelvio – svelata in occasione del Salone dell’auto di Los Angeles – debutta nella versione high performance Quadrifoglio, caratterizzata da cerchi in lega da 21 pollici, prese d’aria supplementari, minigonne in fibra di carbonio e quattro terminali di scarico. La parentela con Giulia, del resto, è strettissima, dato che il pianale è il medesimo così come lo schema delle sospensioni a doppio braccio oscillante all’avantreno a multilink al retrotreno. Non mancano gli ammortizzatori a controllo elettronico e alcuni plus derivati dalla berlina del Biscione quali l’albero di trasmissione in carbonio e la bilanciata ripartizione dei pesi tra avantreno e retrotreno. Un obiettivo, quest’ultimo, cui concorre la realizzazione in lega leggera (alluminio) di motori, freni, sospensioni, portiere, passaruota e portellone.Alfa Romeo Stelvio mutua da Giulia Veloce la trazione integrale Q4 che garantisce la ripartizione dei kgm tra gli assali in funzione del programma selezionato mediante il selettore Alfa DNA. Una tecnologia che consente di optare per le modalità Natural, Dynamic, Advanced, Efficiency e Race (quest’ultima riservata alla Quadrifoglio) adattando anche l’erogazione del motore, la servoassistenza dello sterzo e la taratura dell’elettronica. In condizioni ordinarie la spinta è indirizzata al 100% al retrotreno, mentre in caso di perdite d’aderenza sino al 60% della coppia può essere inviato all’avantreno. La versione Quadrifoglio si avvale inoltre del sistema Torque Vectoring, in grado di distribuire la coppia motrice tra le ruote posteriori, così da compensare i fenomeni di sottosterzo o sovrasterzo rendendo al contempo più rapida la fase d’inserimento in curva. Una raffinatezza.La gamma motori, sebbene al momento siano state diffuse le informazioni relative al solo mercato americano, si articola attorno all’iconico V6 2.9 biturbo a iniezione diretta della benzina derivato dalla Maserati Ghibli, riservato alla Quadrifoglio, portato a 510 cv e corredato del sistema di disattivazione dei cilindri a controllo elettronico, cui si affianca il noto 2.0 Turbo MultiAir da 200 o 280 cv. Unità, quest’ultima, che vede la distribuzione demandare alle valvole d’aspirazione, azionate grazie a un sistema idraulico gestito elettronicamente, il dosaggio dell’aria normalmente affidato alla farfalla d’alimentazione. Una soluzione che incrementa l’efficienza della combustione ai carichi parziali, a tutto vantaggio del contenimento delle emissioni inquinanti e dei consumi. Quanto ai diesel, sarà molto probabilmente confermato il propulsore Multijet II attualmente in gamma per la Giulia, vale a dire il 4 cilindri 2.1 td proposto negli step da 150 cv e 380 Nm di coppia, 180 cv e 450 Nm o 210 cv e 470 Nm. Trasmissioni manuale oppure automatica a 8 rapporti del tipo mediante convertitore di coppia.Giulia all’esterno, Giulia sottopelle e… Giulia in abitacolo. Plancia e console riprendono il layout della berlina, l’impianto multimediale si avvale di un display da 8,8 pollici e il volante integra il pulsante d’accensione. Un tocco sportivo al pari delle levette del cambio lungo il piantone. Fibra di carbonio, pelle e Alcantara a profusione completano l’allestimento della prima SUV del Biscione. Una Sport Utility sportiva, anzi sportivissima.