A ognuno la propria colonnina
Stabilito che più veloce è la ricarica più rapida sarà l’elettrificazione della mobilità, è anche vero che per quello che viene definito commuting (gli spostamenti quotidiani di breve raggio) la ricarica notturna a casa (e non c’è bisogno di avere un garage, qui vi spieghiamo tutto) può bastare. Allo stesso modo, anche uno dei 19.000 punti di ricarica fra pubblici e privati ad accesso pubblico diffusi su tutto il territorio nazionale è sufficiente.
Detto questo, non ci si può e non ci si deve accontentare. Si deve incrementare la diffusione di colonnine Ultra Fast. Per quello che riguarda Ionity, per esempio, al 20/12/2020 in Italia c’erano 65 punti di ricarica, suddivisi in 16 stazioni. Un numero a cui vanno aggiunte le 4 stazioni di ricarica HPC – fino a 350 kW – appena inaugurate all’interno dell’Enel X Store di Roma (Corso Francia 212).
Di cosa si tratta? Di un’area di servizio di nuova generazione dedicata all’e-mobility in cui gli automobilisti potranno ricaricare in modo ultra rapido la propria auto e accedere a informazioni e servizi dedicati, fra cui bar e possibilità di effettuare un test drive. Inoltre, aumentare il numero di colonnine non basta, bisogna farlo in modo mirato: bisogna installarle anche su tangenziali e autostrade. Solo così, infatti, si agevolano gli spostamenti in elettrico anche sulle lunghe distanze e si incentivano automobilisti di tutti i generi a fare il grande passo.
Quali sono le colonnine oggi presenti in Italia
Diffusione delle colonnine, in Italia e in Europa
A ognuno la propria colonnina
Ecco perché bisogna fare presto