Due anni di attesa e la Brammo Empulse, finalmente, è pronta per il debutto. La moto statunitense si sveste – e quindi affronta una delle sfide più ardue, vista la scarsa fotogenia di un propulsore elettrico e del relativo pacco batterie – rimanendo tutto sommato fedele al prototipo che più volte si è fatto vedere nelle principali fiere di settore, EICMA su tutte.Certo, un occhio attento può notare vari affinamenti, ma le linee sono quelle originarie. E, tutto sommato, il risultato finale è piacevole: la Empulse, declinata nelle versioni base e R, è un po’ Ducati Monster e parecchio streetfighter con un’anima a sé stante, ferma restando una certa spruzzatina (leggasi: influenza stilistica) di Yamaha MT. Tra la base e la R vi sono 2.000 dollari di differenza: la prima costa 16.995 dollari (al cambio, poco più di 13.100 euro), la seconda 18.995 (14.650 euro). Non poco in assoluto, viene da pensare. L’impressione è che la minor complessità di un mezzo elettrico a due ruote determini un gap meno ingente rispetto al listino delle sorelle endotermiche rispetto a quanto succede tra le automobili a zero emissioni. Ma, evidentemente, è ancora presto per potere parlare di vera alternativa ai veicoli cui oggi siamo abituati.Tra la R e la base, i 2.000 dollari di differenza sono dovuti a principalmente a sospensioni più evolute (interamente regolabili), oltre ad alcune sovrastrutture in carbonio anziché in plastica. Se la Empulse è già in vendita, la R sarà commercializzata a partire da gennaio 2013; possibile comunque ordinarla già adesso. Tutto questo se si vive negli USA: nessuna data ufficiale per l’Europa, anche se è prevedibile che le prime Brammo arrivino da noi a 2013 inoltrato.Tra gli elementi qualificanti della Empulse, il pacco batterie da 10,2 kWh che, in città, promette un’autonomia prossima ai 200 km. Il propulsore sviluppa 40 kW (54 CV): una potenza degna di una Kawasaki GPz di una ventina di anni fa, ma con una coppia ben più vigorosa e, soprattutto, costante in tutto l’arco d’utilizzo (63 Nm). Il peso dichiarato è di 200 kg: difficile pensare a prestazioni mozzafiato, ma divertirsi non è certo un pensiero tabù (complice anche una trasmissione a sei rapporti). Senza dimenticare che il lato virtuoso della Brammo è nelle emissioni nulle e in un costo chilometrico molto basso: il costruttore dichiara 2 centesimi di dollaro per miglio in autostrada e 1 in città. Ad ogni modo, la velocità massima dichiarata è di 160 km/h; il tempo di ricarica delle batterie pari a 3,5 ore nella condizione più favorevole.