Nata dalla collaborazione con Toyota e sviluppata sulla base della piattaforma modulare EMP2 del Gruppo francese PSA, la monovolume Citroën SpaceTourer è in grado di ospitare sino a 9 persone complice la disponibilità di tre taglie – come le magliette – del corpo vettura. Tanta duttilità viene ora rafforzata dal debutto, in occasione del Salone di Ginevra, di una versione concept dedicata all’off road.La variante 4×4 Ë, basata sulla configurazione a passo corto (con interasse di 2,92 metri anziché 3,27 metri) della monovolume Citroën, si avvale della trazione integrale installata dallo specialista francese Dangel, disponibile anche per i modelli di serie. La vocazione al fuoristrada è rafforzata da alcune modifiche alla carrozzeria, in special modo l’adozione di protezioni aggiuntive in plastica a contrasto, oltre che dall’adozione di pneumatici specifici abbinati a cerchi in lega da 19 pollici dal design esclusivo. Sotto il profilo tecnico spicca l’incremento di 60 mm dell’altezza minima da terra, mentre sotto il cofano pulsa un classico 2.0 BlueHDi da 150 cv.L’abitacolo differisce radicalmente dal modello di serie, dato che sono previste solamente quattro sedute singole rivestite in pelle e Alcantara, garantendo così uno spazio di 2 metri cubi per il carico dei bagagli e delle attrezzature sportive. Confermati il tetto panoramico, le porte posteriori scorrevoli e il lunotto apribile separatamente rispetto al portellone, così come le soluzioni tecnologiche d’ultima generazione tipiche della gamma Citroën.Ad esempio l’head-up display, il sistema d’infotainment con display touchscreen da 7 pollici corredato della connettività Mirror Screen per la compatibilità con gli smartphone sia Android sia iOS, la navigazione 3D, i comandi vocali, il cruise control adattivo, la frenata automatica d’emergenza in caso di collisione imminente, l’avviso d’ostacolo in corrispondenza dell’angolo di visuale cieco, la gestione autonoma degli abbaglianti, la segnalazione del superamento involontario della linea di corsia e la lettura della segnaletica stradale. Off road sì, ma nella massima sicurezza.