fbpx

Hyundai Intrado: idrogeno e acciaio/carbonio

La concept coreana è mossa da un motore elettrico alimentato mediante fuel cell. L’autonomia dichiarata supera i 600 km. Peso vettura contenuto grazie alla carrozzeria in acciaio alleggerito e alla struttura portante in fibra di carbonio. Debutterà a Ginevra

È il manifesto a quattro ruote della visione Hyundai del futuro. Una crossover di medie dimensioni che fa della leggerezza il proprio credo.

Carrozzeria in acciaio alleggerito. Struttura portante in fibra di carbonio. Intrado è tutt’altro che scontata. Anzi porta al debutto un abbinamento acciaio/fibre composite che da un lato garantisce la rapida riparazione/sostituzione dei componenti esterni, maggiormente soggetti a impatti, dall’altro garantisce un notevole contenimento delle masse e un’elevata rigidità d’insieme. È portatrice sana, al tempo stesso, dei geni sia di una city car sia di una supercar.

Anticonvenzionale la propulsione, affidata a un’unità elettrica alimentata mediante fuel cell a idrogeno. Celle a combustibile che altro non sono, essenzialmente, se non dei generatori chimici d’energia basati sul principio inverso a quello dell’elettrolisi, dove la corrente scinde le molecole d’acqua in idrogeno e ossigeno. Al contrario, nelle fuel cell i due gas reagiscono l’uno con l’altro producendo energia elettrica e liberando acqua. La Casa coreana dichiara un’autonomia di oltre 600 km a fronte d’emissioni inquinanti, ovviamente, pari a zero.

 

Articoli correlati
Prova BMW M5 G90 - Gioco di prestigio
Prova Mini Aceman - La giusta via di mezzo?
Prova Kia EV3 - Il SUV elettrico compatto che pensa in grande