Pazzi, visionari, rivoluzionari… Chiamateli come volete. Il punto è che gli uomini del gruppo JLR ce l’hanno fatta: la prima SUV elettrica della storia del giaguaro, la Jaguar I-PACE, è finalmente realtà. In attesa di toccarla con mano al Salone di Ginevra 2018, ecco ciò che sappiamo su di lei.MuscolosaVisivamente, la SUV elettrica Jaguar riprende alcuni tratti della concept C-X75: cerchi generosi, parafanghi torniti, linea di cintura altissima. La piattaforma in alluminio e il pacco batterie vicino al suolo hanno consentito di ricavare, in 4,68 metri di lunghezza e in un passo di 2,99 metri, un abitacolo che si annuncia spazioso come quello delle principali rivali. Il Cx è di 0,29 – con le sospensioni pneumatiche l’auto si abbassa di 1 cm sopra i 105 km/h – mentre davanti ci sono alette attive per indirizzare al meglio il flusso d’aria.Benvenuti nel futuroTre schermi, linee dolci e corpose, rivestimenti in pelle con cuciture a contrasto o in tessuto danese: in abitacolo, la Jaguar I-Pace è una SUV del giaguaro con tutti i crismi. I due display centrali sono touch, mentre non mancano comandi capacitivi e le solite manopole, a gestire il clima automatico. La mancanza della trasmissione convenzionale – la leva cambio non c’è e nemmeno il solito tunnel – ha permesso di ricavare un generoso vano portaoggetti e di adottare una consolle tridimensionale, con inserti in alluminio lavorato, nero lucido o legno satinato. La capacità del bagagliaio va da 656 fino a 1.453 litri a schienali posteriori abbattuti a filo pavimento.Autonomia degna di notaPassando a parlare di cose più… elettrizzanti, nel senso letterale del termine, sappiate che per contrastare la Tesla Model X, la Jaguar I-Pace mette in campo due motori elettrici (uno davanti e uno dietro, gestiti singolarmente dall’elettronica di bordo) da 400 cv e 696 Nm. Alimentati da una batterie agli ioni di litio da 90 kWh, capaci di regalare un’autonomia di 480 km (nuovo ciclo di omologazione WLTP). Il tutto con uno 0-100 da 4,8 secondi. La batteria può essere ricaricata all’80% della sua capacità in 45 minuti con ricarica rapida a corrente continua da 100 kW mentre con una wall box domestica (7 kW) servono almeno 10 ore. Le sospensioni sono a doppio braccio davanti e Integral Link dietro, mentre il servofreno elettrico si divide i compiti con la frenata rigenerativa regolabile.