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Lamborghini Aventador LP 750-4 SV Roadster: la prima volta

La roadster LP 700-4 è la prima scoperta del Toro a beneficiare della “cura” SV. Il V12 6.5 passa da 700 a 750 cv. Peso ridotto di 50 kg e da 0 a 100 km/h in 3,0 secondi.

Debutta la sigla SV (Superveloce), che da tradizione mette la furia in corpo al Toro Lamborghini, in abbinamento a una roadster. Aventador LP 700-4 è la prima scoperta di Sant’Agata Bolognese a fregiarsi di tale denominazione.LamborghiniAventadorLP750-4SVRoadster-001Analogamente alla coupé, la supercar italiana evolve nella versione estrema LP 750-4 SV e vede il V12 6.5 aspirato passare da 700 a 750 cv e sprigionare 690 Nm di coppia grazie all’ottimizzazione dell’aspirazione, dei variatori di fase e del sistema di scarico, arrivando a toccare lo stratosferico regime di 8.500 giri/min. Il V12 lavora in abbinamento alla consueta trazione integrale permanente con giunto Haldex, al cambio robotizzato a 7 rapporti e ai differenziali autobloccante posteriore e a controllo elettronico anteriore. Aventador LP750-4 Superveloce Roadster beneficia di sospensioni magnetoreologiche – l’influenza Audi si fa sentire –, freni carboceramici e alettone posteriore a inclinazione variabile su 3 posizioni.LamborghiniAventadorLP750-4SVRoadster-002Certosina la cura dimagrante: il peso della vettura passa da 1.625 a 1.575 kg, cui consegue un rapporto peso/potenza di 2,1 kg/cv anziché gli originari 2,3 kg/cv. Valori stratosferici che portano in dote uno scatto da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi – un decimo in più rispetto alla coupé – contro i 3,0 secondi di LP 700-4 Roadster e una velocità massima di 350 km/h. La riduzione delle masse è affidata alla realizzazione integralmente in carbonio dei pannelli porta, dei sedili a guscio, delle appendici aerodinamiche e, da tradizione, della monoscocca, mentre l’abitacolo viene spogliato di ogni orpello, tanto da lasciare parte del telaio a vista.LamborghiniAventadorLP750-4SVRoadster-007Le uniche differenze con la versione chiusa sono costituite dal deflettore posteriore azionabile elettricamente e dalla presenza dell’hard top in due pezzi in fibra di carbonio, pesante 6 kg, asportabile e riponibile nel “bagagliaio”. Ricercati i rivestimenti di padiglione e plancia che sfruttano la guaina Carbon Skin, derivata dal CFRP (poliuretano termoplastico misto a fibra di carbonio) così da risultare resistente e al tempo stesso morbida al tatto. Il prezzo? 357.000 euro. Vale a dire 30.000 euro in più rispetto all’analoga versione coupé.

 

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