Ci sono pochi privilegiati, nel mondo, che possono permettersi una supercar. Molti meno possono permettersi una hypercar: un oggetto, per capirci, da circa un milione di euro come base di partenza. E poi c’è una cerchia ancor più ristretta che l’hypercar non se la porta nemmeno a casa. Per questi ultimi sta lavorando Lamborghini Squadra Corse. Tutti noi, però possiamo sognare: in fondo non costa nulla e, in tempi di Coronavirus, non fa nemmeno male. Ecco ora tutti i dettagli. Prima, però, una doverosa precisazione: l’obiettivo non è Le Mans, a differenza di quanto riportato da alcuni media.
DIRETTAMENTE IN PISTA, CON TECNICI DEDICATI
Partiamo dai numeri: il cuore pulsante attorno a cui ruota questo progetto è il “pezzo da 90” di Sant’Agata Bolognese. Ovvero, il V12 aspirato da 6,5 litri di cilindrata. Sì, lo stesso della Aventador ma profondamente rivisto, come dimostra il dato di potenza: 830 cv, contro i 770 della più potente (fra quelle di serie), ovvero la SVJ. In comune con la Aventador SVJ, questa hypercar ha anche la monoscocca di partenza in fibra di carbonio. Tutto il resto è più estremo, sviluppato specificamente.
SUONA COME SOLO UN V12 SA E PUÒ FARE
Le immagini che vedete nel video qui sopra sono state girate nel corso di uno shakedown che si è svolto sul circuito di Modena. E proprio la pista, come scritto sopra, sarà l’habitat di questa meraviglia meccanica a 4 ruote. Sì perché non sarà omologata per la strada: il fortunato che se la può permettere non dovrà fare altro che recarsi in pista, una a scelta fra quelle proposte da Laborghini Squadra Corse e lì troverà la sua hypercar pronta per girare, con un team di tecnici a supporto. Insomma, restiamo in attesa di altri dettagli. Per sognare.