La Range Rover Sport è l’auto che unisce gli opposti. Da quando è nata cerca di trovare il miglior compromesso tra tante qualità all’apparenza inconciliabili. Tre esempi? Ecco fatto: tenuta di strada e capacità off-road, lusso e praticità, prestazioni e rispetto dell’ambiente. Fino a oggi la SUV britannica ha legato il suo successo a questa sorprendente capacità. Ora arriva la terza generazione, che si pone un obiettivo ancora più ambizioso: mantenere l’equilibrio della progenitrice, alzando però l’asticella su tutti i fronti. Andiamo a scoprire le sue caratteristiche principali.
Fisico scultoreo
Impossibile non partire dalla linea, essenziale e seducente. La Range Rover Sport 2023 appare massiccia e levigata come un sasso di fiume. Il frontale ha una spiccata personalità, con sottili fari adattivi a LED e un aspetto imponente. Nella sua semplicità impressiona di più la fiancata, con maniglie a scomparsa e finestrini a filo. Il tetto e tutta la parte superiore paiono come appoggiati su una linea di cintura perfettamente rettilinea. Il risultato è elegante e atletico al tempo stesso e funziona anche dal punto di vista aerodinamico, con un Cx di 0,29.
Un ambiente raffinato
L’abitacolo è della stessa pasta. La plancia della Range Rover Sport è disegnata con pochi tratti e si sviluppa per linee orizzontali. Di pulsanti in giro se ne vedono pochi, a parte quelli della climatizzazione. Tutto il resto si controlla dal touch screen centrale ricurvo da 13,1 del Pivi Pro Infotainment o dai tasti del volante multifunzione. A completare un ambiente tecnologico al limite del futuristico c’è una strumentazione digitale da 13,7 pollici. Neanche a dirlo, la connettività Apple CarPlay e Android Auto è wireless, così come senza cavo è anche la ricarica per gli smartphone più evoluti. Alexa è sempre disponibile sull’attenti e i software sono aggiornabili over the air. Non mancano poi opzioni quali il sistema Cabin Air Purification Pro e uno stereo premium Meridien Signature Sound System con 29 speakers e Active Noise Cancellation. Al di là degli effetti speciali, la nuova generazione diventa più accogliente e spaziosa, specie nella zona posteriore.
I chip al potere
L’alta tecnologia mette lo zampino anche nella dinamica della Range Rover Sport, gestita in modo integrato dal Dynamic Chassis Control. Ai suoi ordini ci sono inedite sospensioni pneumatiche regolabili, le barre antirollio attive Dynamic Response Pro e ammortizzatori adattivi. La centralina elettronica che governa il tutto dialoga anche con il navigatore, settando l’assetto in funzione del percorso da affrontare. Tutto qui? Nemmeno per sogno. A catalogo ci sono le quattro ruote sterzanti All-Wheel Steering, il Torque Vectoring by Braking e l’Electronic Active Differential. All’appello risponde presente il Terrain Response 2, che dispone di una nuova funzione Dynamic per le strade asfaltate e viene integrato dall’Adaptive Off-road Cruise Control, un regolatore di velocità specifico per il fuoristrada.
Ibrida, per cominciare
Quanto ai motori, fin dal lancio la gamma della Range Rover Sport prevede due versioni ibride plug-in PHEV Extended Range con 440 e 510 CV e autonomia a batteria dichiarata fino a 113 km. Ad affiancarle ci sono propulsori a gasolio a sei cilindri o a benzina della famiglia Ingenium abbinati a sistemi mild-hybrid a 48V. Si aggiunge un nuovo V8 Twin Turbo da 530 CV capace di portare questa Land Rover da 0 a 100 km/h in soli 4,5 secondi. A fare da denominatore comune figurano la trazione integrale e un cambio automatico a otto marce. Bisognerà attendere il 2024 per trovare in listino una Range Rover Sport elettrica. E a proposito di listino, l’ultima parola è per i prezzi, che partono da 95.300 euro.