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Mazda, il motore Wankel per il futuro elettrificato. E la sua storia gloriosa

PIÙ SEMPLICE DI UN MOTORE A CILINDRI E PISTONI

Più leggero, più compatto, il Wankel è anche meno complesso (le sue parti principali sono rotore e statore) e, dunque, meno costoso da realizzare. Inoltre, il rotativo (qui sopra l’edizione del 1978) offre potenze specifiche elevatissime e può essere facilmente unito ad altre unità per ottenere prestazioni ancora superiori. Eppure, se nessuno lo utilizza più, un motivo ci dev’essere.Anzi, sono come minimo tre: il consumo elevatissimo di lubrificante, le alte temperature generate dal continuo attrito del rotore sullo statore (questo aspetto crea parecchi problemi agli ingegneri) e le emissioni elevate. Punto, quest’ultimo, strettamente collegato al primo.

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