La nascita di una nuova McLaren è un evento raro quanto il venire alla luce di un cigno nero. Per questo il debutto in occasione del Salone di Ginevra della 720S, evoluzione della gamma 12C, merita di essere segnato sul calendario come una data da ricordare. Un modello cruciale, che introduce la seconda generazione delle Super Series, al vertice della produzione di Woking.Rapporto peso/potenza di 1,78 kg/cvL’8 cilindri a V sovralimentato mediante due turbocompressori MHI, costruito in Gran Bretagna dallo specialista Ricardo su specifiche McLaren e dotato di albero motore piatto, è confermato. Ciò che cambia è piuttosto la cilindrata, dato che passa dagli originari 3,8 litri a 4,0 litri. Un upgrade cui conseguono, complice l’adozione di nuove turbine, di alberi a camme dal profilo più spinto e di collettori di scarico dall’andamento maggiormente rettilineo, una potenza massima di 720 cv e una coppia di 770 Nm. Valori ancor più degni di nota qualora si consideri che il peso della vettura si attesta a 1.283 kg, cui consegue uno stratosferico rapporto peso/potenza di 1,78 kg/cv (!).Deportanza superiore del 50%Alla seconda generazione della monoscocca in fibre composite, denominata Monocage 2, si accompagna un sostanzioso affinamento nella gestione dei flussi, specie qualora la 720S venga paragonata alla “vecchia” 650S. Nel dettaglio, la deportanza cresce del 50% grazie all’aerodinamica attiva. Un upgrade cui contribuiscono l’ala posteriore a incidenza variabile e la possibilità, legata al ribassamento di 15 cm della collocazione del motore, di ricavare inedite canalizzazioni per il deflusso dell’aria lungo le fiancate, chiamate a lavorare in abbinamento alle feritoie in corrispondenza dei gruppi ottici anteriori. Una nuova frontiera per le vetture di Woking.Alettone a incidenza variabileDa 0 a 100 km/h in 2,9 secondi, da 0 a 200 km/h in 7,8 secondi e una velocità massima di 341 km/h. Le prestazioni della nuova supercar britannica eguagliano quanto fatto registrare dalla serie limitata 675LT che, con la nuova 720S, condivide la trasmissione a doppia frizione a 7 rapporti, le sospensioni PCC forti di ammortizzatori adattivi e sistema idraulico di compensazione del rollio, la carrozzeria in fibre composite e i freni carboceramici oltre all’alettone posteriore a inclinazione variabile con funzioni di freno aerodinamico. Quest’ultimo, similmente alle monoposto della massima serie dell’automobilismo sportivo, modifica automaticamente il proprio profilo in rettilineo per incrementare la velocità massima, comportandosi come il sistema DRS in dotazione alle F1. Radicalmente rivista la plancia che, ora, vede la console ospitare un display touch da 8 pollici mediante il quale gestire il sistema d’infotainment. Prezzi da 240.000 euro.