Il mercato italiano dell’auto fa segnare un pesantissimo -86% a marzo. L’incubo Coronavirus si materializza anche in questa cifra, che non è nulla rispetto al conto già dolorosissimo (e non è finita, purtroppo…) delle vittime di questa tremenda pandemia, ma che rischia di avere conseguenze pesanti su ognuno di noi.Il comparto dell’auto, l’indotto che genera, dà da lavorare e da mangiare a tantissime famiglie in Italia e nel mondo. Questo, in un’economia interconnessa, non potrà che avere riflessi in ogni angolo della società. Ma torniamo ai numeri dell’auto.
28.057 AUTO VENDUTE
Il dato è stato fornito dall’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) ed è la naturale conseguenza della chiusura totale messa in atto l’8 marzo (estesa poi il 10 a tutto il territorio nazionale) per frenare il contagio da COVID-19.Un dato, quello italiano, simile a quello di altre nazioni colpite dallo stesso problema. La Francia ha fatto registrare -72% (ma il lockdown è iniziato qualche giorno dopo, il 17 marzo per la precisione) e la Cina è arrivata fino al -92%, nel periodo di serrata totale.
CORRERE AI RIPARI
Recuperare i volumi persi – e quelli che ancora si perderanno nei mesi restanti del 2020 – sarà impossibile. Tuttavia, si possono limitare i danni.Ed è quello che chiedono a gran voce le associazioni di categoria, a partire proprio dall’UNRAE, che ha proposto misure di sollievo al Governo, fra cui incentivi più pesanti per le auto che emettono fra i 70 e i 95 g/km di CO2 e agevolazioni per le aziende.