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MINI Clubman, restyling all’inglese

Lieve rivisitazione stilistica, fari a Union Jack inclusi. Tecnologia rivista, nessuna novità nei motori: ecco quello che c'è da sapere

Visto e considerato che i sessant’anni arrivano una sola volta nella vita, ecco che per l’occasione si rifà il trucco anche la MINI Clubman, con un restyling soprattutto estetico. Da fuori, infatti, compaiono sia il “contorno occhi” cromato o nero lucido sui proiettori anteriori (disponibili, pagando, anche con i matrix LED che non abbagliano chi proviene in senso contrario) sia paraurti anteriore e calandra ridisegnati. Senza dimenticare i gruppi ottici posteriori che riprendono la Union Jack.

I MOTORI NON CAMBIANO

Oltre all’assetto sportivo, che abbassa la MINI Clubman restyling di 1 cm, si possono ordinare le sospensioni adattive. E tutta una serie di (chilometriche) personalizzazioni estetiche, dalle tre nuove tinte esterne fino a inediti cerchi in lega. Nessuna novità dal punto di vista dei motori. La MINI Clubman restyling continuerà ad essere disponibile in versione One, Cooper e Cooper S (benzina) e One D, Cooper D e Cooper SD a gasolio, con potenze comprese fra 102 e 192 cv. E la possibilità, sui motori più potenti, di scegliere la trazione integrale ALL4 – oltre al cambio automatico a 8 rapporti o il robotizzato a 7 marce.

INNESTI TECNOLOGICI

Infine, se il look dell’abitacolo della MINI Clubman restyling non cambia di una virgola rispetto al passato, ecco che debuttano alcune “chicche”: la scheda SIM per connettersi in rete e ricevere informazioni sul traffico o effettuare una chiamata d’emergenza, due tipi di display touch per la plancia (da 6,5 oppure 8,8 pollici) e la possibilità di ricaricare wireless lo smartphone – o tramite due prese USB alla base della console centrale.

 

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