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Mercedes-Benz Classe S Coupé: l’auto va in piega!

Deriva dall’ammiraglia Classe S, con la quale condivide dotazioni tecniche e lusso sibaritico. È mossa da un V8 biturbo di 4.663 cc a iniezione diretta di benzina da 455 cv. Porta al debutto l’assetto a inclinazione predittiva

«La vettura s’inclina in curva come un motociclista, riducendo l’accelerazione trasversale sulle persone a bordo». A dirlo è Thomas Weber, responsabile della Divisione Ricerca e del Settore Progettazione e Sviluppo Mercedes-Benz. E noi, che pensavamo Classe S Coupé fosse semplicemente la CL di nuova generazione, basata sulla più recente versione di Classe S, dobbiamo ricrederci: siamo di fronte alla moto (a quattro ruote) più costosa e raffinata mai costruita!

Scherzi a parte, Classe S Coupé incarna la massima espressione del lusso, della raffinatezza e della tecnologia secondo Mercedes. L’idea di trasformare l’ammiraglia della Stella in una coupé 2+2 risale al 1991, anno di nascita di CL, e ancor più remotamente alla SEC degli Anni ’80. Al lancio, previsto in occasione del Salone di Ginevra (6-16 marzo) sarà disponibile con il noto V8 biturbo di 4.663 cc a iniezione diretta di benzina, appannaggio di S 500, forte di 455 cv e 71,4 kgm di coppia. Unità che lavora in abbinamento a una trasmissione automatica a 7 rapporti del tipo mediante convertitore di coppia. Con l’ammiraglia, oltre alla base meccanica, condivide tecnologie futuristiche quali la telecamera stereoscopica, in grado di riprendere un’immagine tridimensionale dell’area antistante alla vettura captando gli oggetti presenti e rilevandone tanto la posizione quanto il movimento, e il sistema Magic Body Control che, in abbinamento alla citata telecamera, consente di adattare la taratura delle sospensioni all’analisi delle condizioni dell’asfalto.

In aggiunta debutta, come accennato, la tecnologia d’inclinazione predittiva basata sull’operato di cilindri idraulici in corrispondenza dei montanti telescopici, così da variare il punto d’appoggio di questi ultimi in base alla curva percorsa. La vettura va “in piega” in una frazione di secondo, sino a un’angolazione di 2,5°, in funzione della velocità e dell’andamento della strada. L’innovativo sistema legge il percorso grazie alla telecamera stereoscopica dietro il parabrezza e a un sensore di accelerazione trasversale. La funzione d’inclinazione è attiva ad andature comprese tra 30 e 180 km/h.

Rispetto a CL, in produzione dal 2006 e tuttora a listino, è lievemente più compatta (503 cm anziché 510), sempre che di compattezza si possa parlare al cospetto di una vettura di 5 metri, e filante (-1 cm in altezza), mentre cresce in larghezza (+3 cm). Differenze ancor più marcate rispetto a Classe S, più grande (512 cm che diventano 525 per la versione chaise longue) e alta (+9 cm). L’abitacolo è un tripudio di seta, alluminio e pellami raffinati. La plancia riprende il design dell’ammiraglia, estremizzando la pulizia delle linee ed enfatizzando la continuità tra la zona del guidatore e l’area riservata al passeggero anteriore. È di serie il tetto elettrocromatico Panorama, in grado di adattare la propria trasparenza all’irraggiamento solare o ai voleri del conducente.

Selezionare manualmente i brani musicali? È da dinosauri. Le alternative consistono nell’assumere dj Albertino, con il rovescio della medaglia del sedile del passeggero perennemente occupato, oppure sfruttare il software MoodGrid del servizio di riconoscimento musicale Gracenote. Al di là dello slang alla Lapo Elkann, Classe S Coupé permette di ascoltare la musica più in sintonia con i propri gusti e lo stato d’animo del momento scegliendo semplicemente un’atmosfera. Atmosfera in base alla quale MoodGrid propone una selezione di hit attingendo a un repertorio di oltre 18 milioni di titoli. Andare alla spa? Richiede tempo. Meglio lasciarsi cullare dai pacchetti Air-Balance, completo di profumazione e ionizzazione, e Comfort, forte della funzione massaggio tipo pietre calde. Il tutto gestibile mediante touchpad (optional) lungo il tunnel, in grado di replicare la logica di gestione di uno smartphone e di convertire in comandi quanto scritto con un dito. La dolce vita è iniziata.

 

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