Turbo, ma con la T maiuscola: perché se un tempo la sovralimentazione era un’esclusiva del modello al top della serie Porsche 911, oggi l’intera gamma Carrera beneficia della medesima soluzione tecnica. La Turbo, però, resta un discorso a sé stante…Declinata nelle versioni Turbo e Turbo S, nonché nelle varianti di carrozzeria Coupé e Cabriolet, la supercar di Zuffenhausen differisce esteticamente dalla precedente generazione grazie ad alcuni dettagli dei paraurti, ai LED dal design inedito, ai cerchi in lega ristilizzati da 20 pollici (monodado per Turbo S), ai quattro terminali di scarico ridisegnati e alle nuove griglie per lo sfogo del calore dal vano motore. Al posteriore pulsa il consueto 6 cilindri boxer 3.8 a iniezione diretta di benzina, sovralimentato mediante due turbocompressori a geometria variabile, portato dagli originari 520 cv (Turbo) e 560 cv (Turbo S) agli attuali 540 e 580 cv. Un’iniezione di grinta legata all’ottimizzazione delle testate, degli iniettori e della pressione d’immissione del carburante in camera di scoppio, mentre per Turbo S si registra l’adozione di turbine maggiorate.La vera novità è rappresentata dalla funzione Dynamic Boost che promette di ridurre al minimo il ritardo di risposta alle pressioni del gas – il cosiddetto turbo lag – mantenendo aperta la farfalla dell’acceleratore anche nelle brevi fasi di rilascio e nonostante l’interruzione dell’iniezione del carburante. La nuova 911 Turbo Coupé scatta così da 0 a 100 km/h in 3,0 secondi contro i precedenti 3,4 secondi, mentre la S fa registrate un tempo monstre di 2,9 secondi: 2 decimi in meno rispetto al passato. Cresce la velocità massima, passata rispettivamente da 315 e 318 km/h a 320 e 330 km/h. Miglioramenti che, a detta della Casa, non incidono sui consumi: la percorrenza media aumenta da 10,3 a 10,7 km/l complice la rinnovata gestione elettronica di cambio e motore. Confermati, oltre alla trasmissione a doppia frizione PDK a 7 rapporti, la trazione integrale con giunto a lamelle a controllo elettronico e il retrotreno sterzante (sino a 2,8°). Quest’ultimo caratterizzato da attuatori elettromeccanici che agiscono sulle ruote posteriori in controfase rispetto alle anteriori sino a 50 km/h, in fase una volta oltrepassati gli 80 km/h.Lo Sport Chrono Package è di serie e include il nuovo tasto Sport Response che, per venti secondi, rende motore e cambio ancor più reattivi, mentre il volante GT, derivato dalla hypercar ibrida 918 Spyder, incorpora il selettore girevole delle modalità di guida (Normal, Sport, Sport Plus e Individual). Il controllo della trazione e della stabilità (PSM) include ora la modalità Sport Mode, dedicata alla pista, mentre le sospensioni adattive PASM beneficiano di un’inedita taratura. Sono di serie, infine, il sistema anti rollio PDCC e i freni carboceramici, mentre tra gli optional spicca il sollevamento dell’avantreno di 40 mm, irrinunciabile in manovra. Prezzi da 180.394 euro (Turbo Coupé) e 209.308 euro (Turbo S Coupé).