Chevrolet Volt e Opel Ampera hanno fatto scuola. Poi è arrivata la BMW i3. Ora, anche Nissan si dedica alla tecnologia “range extender”, o ad autonomia estesa, così che il motore termico di eNote sia attivo solamente quale generatore per mantenere costante il livello di carica delle batterie che alimentano il propulsore elettrico.Grazie al sistema E-power, al debutto in Giappone, la monovolume compatta nipponica diviene un’auto a propulsione ibrida con un sistema in serie anziché in parallelo, ovvero con il motore elettrico interposto tra termico e trasmissione in modo tale che questa sia sempre azionata dall’elettrico. L’unità endotermica, in questo caso, è alimentata a benzina e consente di viaggiare senza alcuna ansia per l’autonomia residua e, soprattutto, senza dover cercare una colonnina di ricarica.L’inedita piattaforma Nissan include il propulsore a benzina, un generatore di potenza, il pacco batterie, un inverter e l’unità a zero emissioni. Tutti i componenti del sistema elettrico, fatta eccezione per le batterie “annegate” nel pianale dell’auto, trovano collocazione all’interno del vano motore. Al momento la Casa giapponese non ha comunicato i dati tecnici relativi alla nuova eNote, ma prendendo spunto da quanto fatto da BMW per la compatta i3, è probabile che il propulsore termico sia caratterizzato da una cilindrata particolarmente contenuta – si tratterà molto probabilmente di un bicilindrico – a tutto vantaggio della riduzione degli ingombri, dei consumi e delle emissioni.Nissan promette un’autonomia da riferimento grazie all’esperienza maturata con le vetture elettriche, in primis con la Leaf, nell’ottimizzazione della gestione dell’energia. Un impegno, quello nel segno della mobilità sostenibile, che ha consentito al costruttore del Sol Levante di sviluppare componenti più leggeri rispetto allo standard e di ottimizzare l’erogazione della potenza e della coppia. La versione definitiva della eNote verrà presentata nel corso del 2017.