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Nuova Audi RS 3, ecco perché potrebbe essere un ottimo investimento

Non avrà un’erede. Non con motore endotermico: difficile, se non impossibile, che il suo 5 cilindri non finirà qui la sua splendida carriera

I problemi del mondo sono altri, ok. Sapere però di avere a che fare con l’ultima generazione dell’Audi RS 3 non può non mettere tristezza, per chi nei motori continua a trovarci “un’anima” e uno o più motivi di felicità. E nel caso specifico di ragioni per essere felici (e malinconici) ce ne sono tante, ma due spiccano sulle altre: nei paragrafi che seguono le analizzeremo nel dettaglio.

La malinconia è dettata dal fatto che la nuova RS 3 ha gli anni contati, sette circa. Dal 2026, infatti, Audi introdurrà sul mercato nuove auto solo con motore elettrico, “accompagnando” a fine vita i modelli con motore termico in gamma. Fra questi c’è anche la RS 3 di cui Audi sta rilasciando piano piano dettagli e immagini. Torniamo all’oggi, godiamoci il momento e vediamo qualcosa in più su questa (very) hothatch.

Un motore da urlo, anzi che urla

La prima ragione per amare la Audi RS 3 è il suo motore, che è un pezzo più unico che raro: un 2.5 litri turbo a benzina, con architettura a 5 cilindri in linea. Un propulsore “strano”, che ormai nessun’altra Casa utilizza più (Audi lo ha concesso gentilmente solo alla “cugina” Cupra per la Formentor più cattiva), capace di un sound da pelle d’oca. Non armonico come quello di un 6 cilindri, certo, non profondo come quello di un V8, ma in grado di farsi riconoscere fra mille altri.

Il tutto, impreziosito da numeri da supercar: 400 CV di potenza e 500 Nm di coppia, 20 Nm in più rispetto alla precedente generazione. Quanto basta per scattare da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi e di toccare una velocità massima di 290 km/h, se si acquista l’RS Dynamic Package con freni carboceramici; diversamente ci si ferma a 250 km/h.

Audi RS 3 Sportback

Non conta la potenza, ma l’uso che se ne fa

400 CV di potenza e 500 Nm di coppia dicono molto ma non dicono certo tutto della futura Audi RS 3. Dicono molto di più le due parole che seguono: Torque Splitter. Di cosa si tratta? Se avete presente il funzionamento della trazione integrale della Ford Focus RS (che invece in pensione ci è già andata, purtroppo…) siete già a buon punto.

Cuore del sistema sono le due frizioni che gestiscono, ognuna, un semiasse posteriore. Se si guida in modo sportivo, durante la percorrenza di curva l’elettronica del sistema ripartisce la coppia tra le ruote posteriori inviandone di più a quella esterna. Per farlo, l’elettronica elabora le informazioni rilevate dai sensori del controllo elettronico della stabilità e della trazione, così da monitorare costantemente la velocità di rotazione delle ruote, l’accelerazione longitudinale e trasversale della vettura, l’angolo di sterzata, la posizione del pedale dell’acceleratore, il rapporto selezionato e l’imbardata. In questo modo non solo si scongiura il sottosterzo, ma si innesca il sovrasterzo. Per il godimento di chiunque ami guidare.

Assetto sportivo, sospensioni elettroniche a richiesta

In quanto tale, un’Audi RS è dotata ovviamente di assetto sportivo. Per la nuova RS 3, però, in Audi sono andati oltre: gli ammortizzatori sono stati sviluppati per garantire una risposta quanto mai precisa in compressione ed estensione, anche in presenza di micro imperfezioni dell’asfalto. Una situazione, questa, in cui spesso le sportive vanno in sofferenza e tendono a diventare un po’ brusche nelle reazioni.

In alternativa si può avere l’assetto sportivo RS plus. Le sospensioni, a regolazione adattiva, sono gestite da una valvola elettroidraulica che varia il flusso d’olio negli steli degli ammortizzatori in funzione dei parametri vettura rilevati da molteplici sensori, delle condizioni del manto stradale, dello stile di guida e del programma attivato mediante il controllo della dinamica di marcia Audi drive select. Attraverso l’analisi di questi parametri, in pochi millesimi di secondo viene calcolata la forza smorzante ottimale.

Il potenziale valore futuro di questa auto

Dai numeri e dai fatti alle supposizioni, il valore della futura Audi RS 3 potrebbe crescere, nei prossimi anni, fino a impennarsi una volta che l’auto uscirà di produzione. Si tratta dunque di un buon investimento (a patto di avere circa 65.000 euro da spendere per un’auto): fra 15-20 anni ci sarà sicuramente qualcuno che soffrirà di attacchi di nostalgia. Nostalgia dei tempi in cui la benzina scorreva prepotente nei cilindri di quei “cattivoni” dei motori endotermici. E questo qualcuno sarà disposto a spendere cifre importanti per portarsi a casa l’ultima Audi con il 5 cilindri turbo.

nuove Audi RS 3 Sportback e Sedan

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