1 – Ibrida, ibrida plug-in e diesel
Il primo è la possibilità di scegliere fra diesel, ibrida e ibrida plug-in. Quella a gasolio è spinta da un motore 2.2 turbo da 202 CV e 440 Nm di coppia, abbinato al cambio a otto marce doppia frizione. L’ibrida accoppia un 1.6 turbo benzina da 180 cv a un motore elettrico da 60 CV (44,2 kW) alimentato da una batteria da 1,49 kWh per una potenza di sistema di 230 CV e 350 Nm. La plug-in si basa sullo stesso 1.6 a benzina da 180 CV e 265 Nm con cambio automatico sei marce della full hybrid, abbinata però a un motore elettrico da 91 CV e 304 Nm. In questo caso la potenza totale tocca i 265 CV mentre la coppia arriva a 350 Nm.
Quella che ho provato è la variante da 230 cv; l’unica al momento disponibile, peraltro. Un’auto che non è e non vuole essere sportiva, nonostante numeri interessanti (230 cv, appunto, e 350 Nm di coppia). Piuttosto, ingegneri e collaudatori coreani hanno puntato tutto sulla fluidità di funzionamento. Peccato, a questo proposito, che ci sia sempre un po’ di ritardo di risposta quando si torna sul gas dopo che si è rallentato fino quasi a fermarsi. In parole più semplici: immaginate la classica situazione in cui si debba dare la precedenza. Si rallenta fino a quasi fermarsi, si lascia passare l’auto e si ritorna sul pedale dell’acceleratore per ripartire. Ecco, in quel caso la Sorento non riparte immediatamente; passa sempre qualche attimo di troppo.
3 – Sistemi di assistenza alla guida