Il sospetto che la MINI John Cooper Works GP potesse sforare quota 300 cv è diventato certezza quando la Casa inglese ha presentato la nuova Clubman JCW: 306. A quel punto era chiaro che la massima espressione della sportività MINI non potesse stare al di sotto della station wagon, anche solo di un cv. Così eccola qui, la versione più arrabbiata della chiccosissima inglese, prodotta in tiratura limitata: 3.000 unità, in consegna da marzo del 2020.
UN’ESPLOSIONE DI POTENZA E COPPIA
Protagonista indiscusso della JCW GP è senza dubbio il suo quattro cilindri turbo di 2 litri: 306 CV e 450 Nm di coppia, disponibile fin da 1.750 giri, sono il suo biglietto da visita. E’ leggendo la scheda tecnica che se ne apprezzano a fondo le doti migliori. Sì perché per tirare fuori la bellezza di 75 CV in più rispetto alla JCW gli ingegneri hanno maggiorato l’aspirazione, modificato il turbocompressore, l’impianto di raffreddamento e di lubrificazione e ridisegnato lo scarico. Il tutto, le vale uno 0-100 km/h in 5,2 secondi e una velocità massima mostruosa, per il genere di auto: 265 km/h.
DIFFERENZIALE AUTOBLOCCANTE
Al motore è abbinato il cambio automatico steptronic (by ZF) a otto rapporti e, soprattutto, il differenziale autobloccante (al 31%) meccanico che lavora in tandem con il controllo elettronico della stabilità (qui arricchito della mappa GP): un espediente fondamentale per tenere a bada tanta esuberanza scaricata sulle sole ruote anteriori. Altre modifiche finalizzate a bilanciare l’aumento di potenza sono la grande ala posteriore regolabile su due livelli, la rimozione dei sedili posteriori per abbassare il peso e far posto a una barra che irrigidisce il telaio, sospensioni e freni specifici, supporti motore più rigidi e tanto altro.Insomma, numeri e credenziali davvero di altissimo livello, per la MINI JCW GP, che la pongono in diretta concorrenza con rivali teoricamente di categoria superiore. Ecco tre delle più agguerrite.
FORD FOCUS ST
Fra le quattro auto prese in esame, è quella meno potente. Però in Ford sanno fare, come pochi altri al mondo, trazioni anteriori entusiasmanti da guidare. La ST rappresenta l’anello di congiunzione tra le Focus normali e l’RS a trazione integrale – in attesa della nuova – ed è disponibile con cambio manuale o automatico a doppia frizione. Prezzo: 37.850 euro, 40.350 con cambio automatico.
HONDA CIVIC TYPE-R
Oltre 300 cv di potenza, 320 per la precisione, e 400 Nm di coppia. Praticamente da supercar la velocità massima, in virtù fra le altre cose di uno studio aerodinamico maniacale: 272 km/h. Lo 0-100 km/h? Ecco, qui la giapponese “delude” un po: 5,8 secondi. Si riprende con gli interessi, però, grazie al baricentro molto basso, alle carreggiate e al passo di taglia superiore alla media, che consentono di garantire una dinamica di guida convincente. Non è forse la più intrigante – ce ne sono di più nervose – ma dal punto di vista dell’efficacia non si discute. Prezzo: 40.840 euro.
RENAULT MEGANE RS TROPHY R
Il motore – 300 cv e 420 Nm di coppia – è lo stesso della RS Trophy, così come il differenziale autobloccante. Per il resto, la “R” è stata rivista ovunque, con focus prima di tutto sulla riduzione del peso. Prima “vittima” di questa cura è il sedile posteriore. I cerchi invece sono più leggeri di 2 kg ciascuno, ma sono disponibili anche in carbonio, per ridurre di ulteriori 2 kg il peso dove conta di più: nelle masse non sospese. Non è stato lasciato al caso nemmeno lo scarico, realizzato da Akrapovic, per un totale di 130 kg in meno rispetto alla Megane R.S. Trophy di partenza.
SEAT LEON CUPRA R
Il suo 2.0 turbo è lo stesso che muove la “cugina” Golf GTI, potenziato però fino a 290 cv, scaricati sulle ruote anteriori mediante un differenziale autobloccante meccanico. Come tutte le Seat ormai da qualche anno a questa parte, anche la Leon sfoggia una guidabilità coinvolgente e appagante, pur rimanendo sempre gestibile e controllabile anche dai meno esperti. Prezzo: 37.445 euro.