Ritiro la Ibiza 5 porte in redazione sabato mattina. Il cielo è imbronciato, per ora. Accendo il sistema di infotainment. Il display alloggia il Seat Navigation Pack con cartografia europea. Attivo con un tasto la modalità “Navigatore”. Grazie alla presenza di un sensore “di prossimità” lo schermo si “risveglia” da solo; le immagini si possono anche espandere o ridurre con 2 dita per visualizzare il dettaglio delle strade. Inserisco i dati della destinazione sulla testiera: Largo Isarco 2, Milano. Scelgo il percorso più breve tra i tre proposti: 20 km, 35′. È dalla sua inaugurazione, maggio 2015, che ho aggiunto la meta nell’elenco “Luoghi da visitare” e ora decido che è giunto il momento di depennare dalla lista la Fondazione PradaPasso a prendere la mia amica Martina. Fa la grafica e abita in viale Toscana, perciò di strada sulla circonvallazione esterna. L’ho allertata del mio arrivo direttamente dall’auto, prima di muovermi, connettendo il mio cellullare via Bluetooth attraverso semplici passi e selezionando il tasto “Phone” sul display.Ho gestito la telefonata con i comandi al volante, le ho detto che ero nei paraggi a bordo di una Ibiza Blue Alor (metallizzato); al mio arrivo mi sento dire: “Ti ho vista subito, cosa credi, non pensare di passare inosservata con quel colore!”. Martina sembra a suo agio sul suo sedile, si guarda intorno, apprezza gli interni spaziosi e ben rifiniti, il divano posteriore e curiosa all’interno del vano portaoggetti. Ci trova il lettore cd, ben celato.Visto che abbiamo quasi raggiunto il traguardo, le chiedo di cercare un luogo nei dintorni della Fondazione aperto per il pranzo (così ci portiamo avanti). Semplice. In modalità Navigatore, alla voce “POI” (Point of Interest), si possono trovare Ristoranti, Distributori e Parcheggi in zona e accedere a tante altre categorie di ricerca. Troviamo con facilità un locale in via Castelbarco, che soddisferà sicuramente i nostri palati dopo un pieno di cultura.Chi arriva alla Fondazione Prada ha a disposizione un’area con parcheggio libero e, proprio davanti all’edificio, un parcheggio a pagamento. È ancora presto, i milanesi sono assonnati a quest’ora o sono fuori città per il weekend, fatto sta che troviamo un posto libero e lì ci infiliamo la Ibiza, con la comodità della retrocamera e sensori di parcheggio posteriori.Ci stupiamo di fronte al progetto architettonico che ci accoglie. Rem Koolhaas e il suo staff hanno disegnato un complesso che combina sette edifici preesistenti, derivanti da un’antica distilleria dei primi del Novecento, a tre nuove costruzioni, che ne fanno una sede permanente aperta alla contemporaneità.Tappa caffè e dolcetto senz’altro obbligata per due amiche. Il Bar Luce ci lascia senza parole. “Eh, valeva la pena muoversi solo per scoprire questo luogo speciale…“, commentiamo in perfetta sintonia. Visitiamo le mostre permanenti e quelle temporanee della Fondazione affidandoci, di tanto in tanto, alle spiegazioni delle numerose guide museali presenti. Poi torniamo dalla nostra Ibiza.Nel viaggio di ritorno, dopo la pausa pranzo, imbocchiamo la tangenziale. Il sole ora si fa sentire. Il tetto panoramico in vetro, con comoda tendina e privacy glass interessa solo i passeggeri anteriori: si apre parzialmente e forse sarebbe bello poter beneficiare di un maggior flusso d’aria. Spingiamo un po’ sull’acceleratore: l’Ibiza è ben piantata, stabile, tiene molto bene la strada ed è al contempo agile. Gratifica sia nei percorsi a singhiozzo in città sia in quelli più fluidi e rilassati delle strade extraurbane. Il turbo benzina a iniezione diretta, 95 cv è brillante e divertente e pensare che è un “piccolino” da 1000 cc! Voto massimo. Promossa anche la silenziosità.Alcuni dettagli che abbiamo apprezzato? Tutti quelli che rendono la vita a bordo più semplice: la possibilità di inserire la modalità “auto” di accensione delle luci e dei tergicristalli. Il messaggio che compare quando si estrae la chiave dal quadro “Fate attenzione a non dimenticare il telefono”. L’icona che riproduce la nostra auto accompagnata dal nome della via che stiamo percorrendo, entrambi riprodotti sul cockpit: senza distogliere troppo a lungo lo sguardo dalla strada sappiamo esattamente dove siamo.A sorprendere, e non solo la sottoscritta, anche il bagagliaio profondo, con un volume di 295 litri, che si apre sollevando la grande “S”. Infine il prezzo. Per sedersi sulla nostra Ibiza Style occorrono 19.510 euro, che comprendono questa serie di optional: alzacristalli elettrici posteriori, Climatronic, Electronic Pack, fari fendinebbia con funzione cornering, luci d’ambiente a LED con spot light nella consolle centrale e nel vano piedi, retrocamera posteriore, ruotino di scorta 14″, Seat Navigation Pack con cartografia europea, sensori di parcheggio posteriori, tetto panoramico in vetro, cristalli posteriori oscurati, colore blu alor metallizzato.Vai alla prova di RED