Un posto di guida ben studiato
Mettendosi al volante sono molte le cose colpiscono, a partire dalle generose dimensioni del posto di guida. Certo, la cosa non dovrebbe stupire in un’auto lunga 492 cm, ma qui tutto pare davvero super accogliente. Che la macchina abbia ingombri importanti ci si accorge anche quando ci si trova a manovrare in spazi stretti, specie nel caso della SQ8 Sportback e-tron. Il taglio spiovente della sua coda limita la visibilità. L’auto provata, tra l’altro, montava telecamere al posto dei classici specchietti, una soluzione spettacolare ma non molto funzionale. Gli schermi che proiettano le immagini non sono molto grandi e non offrono tutta ‘sta visuale, al punto che conviene fare più affidamento sulla prospettiva dall’alto proiettata sullo schermo centrale.
Un’agilità sorprendente
Il fatto che le batterie (che da sole pesano circa 700 kg…) siano piazzate in basso e in posizione centrale fa sì che il baricentro sia in posizione ottimale e che le circa 2,7 tonnellate di massa siano ben distribuite tra i due assi. Il risultato è un’agilità sorprendente, complici anche il setup specifico delle sospensioni e la calibratura ad ho dello sterzo progressivo. Il pilota può scegliere in ogni momento tra quattro settaggi dell’ESC (Normal, Sport, Offroad e Off) e sette modalità di guida e modificare in ogni momento in carattere delle SQ8 e-tron. Smanettando con i driving mode, le differenze maggiori si sentono a livello delle Adaptive Air Suspension Sport (di serie), che possono anche variare l’altezza da terra di ben 76 mm.
Basta saper scegliere la modalità giusta
Con un po’ di pazienza si può trovare la taratura giusta per ogni occasione. La funzione più dinamica permette di tracciare le curve in maniera rigorosa, con la SQ8 Sportback e-tron (equipaggiata cerchi da 21) che sembra viaggiare sui due proverbiali binari. Il tutto con un rollio quasi inesistente. Si tratta della condizione ideale per poter sfruttare la strabiliante motricità della trazione integrale quattro e l’efficacia del torque vectoring. L’elettronica manda il grosso della coppia alle ruote posteriori, distribuendola tra loro in modo mirato. Attivando la modalità Sport per l’ESC e dynamic per il resto dell’elettronica ci si può esibire in controsterzi controllati, cosa che comunque è meglio sperimentare in aree chiuse anziché su strada. Nella maggior parte delle situazioni, però, conviene viaggiare con le impostazioni che privilegiano il comfort, in modo da minimizzare scuotimenti e contraccolpi.
Un trio di motori ben affiatato
Dulcis in fundo, due paroline per il sistema propulsivo, composto da tre motori elettrici che lavorano con sincronismi perfetti. In effetti la scheda tecnica dice già quasi tutto, perché davanti a certi numeri non sembra non esserci molto da aggiungere. Gli scatti sono fulminei e le riprese ancor più sorprendenti, tanto che il pedale dell’acceleratore sembra più il grilletto di una balestra, pronto a scagliare la SQ8 in avanti come un dardo. Ciò non toglie tuttavia che vada lodata la grande gestibilità delle SQ8 e-tron. Nonostante il potenziale a livello di prestazioni sia enorme, il guidatore ha mai l’impressione di poter essere messo in difficoltà da tanta esuberanza.